USA: sparatorie e problemi con le armi

di Costanza Maugeri
6 Min.

L’odio razziale sparge per l’ennesima volta sangue. A Jacksonville in Florida (USA), nella tarda mattinata di Sabato 26 Agosto, un’altra sparatoria ha colpito gli afroamericani. Partendo da questa vicenda analizzeremo i dati annuali relativi alle sparatorie in Nord America e per quale motivo non si riesce a limitare l’uso delle armi.

La ricostruzione della vicenda

E’ Sabato 26 Agosto 2023 a Jacksonville, in Florida, dove si celebra il quinto anniversario di una strage in città. A Washington, invece, si scende in piazza per ricordare il celebre discorso di Martin Luther King “I have a Dream”.

Un ventenne bianco fa irruzione in un negozio della catena Dollar General, nelle vicinanze del campus della Edward Waters University, storicamente afroamericana. Indossa il tipico abbigliamento militare e stringe tra le mani un fucile d’assalto e una pistola con incisa una svastica.

Sparando uccide due uomini e una donna afroamericani. Il ragazzo punta poi la pistola verso se stesso, ponendo fine alla propria vita. Dalle prime ricostruzioni e indagini a carico dell’FBI risulta che poco prima della sparatoria il giovane abbia chiamato i genitori, incaricandoli di diffondere il suo manifesto razzista. In questo viene affermato l’odio per i neri e la volontà, per tale motivo, di uccidere.

Sparatorie negli USA: numeri in aumento

La vicenda di cui vi stiamo parlando rientra in un panorama più ampio che fa riferimento alle sparatorie che, annualmente, si verificano in Nord America.

Secondo i dati del Gun violence Archive, al 27 agosto 2023, le sparatorie di massa verificatesi nell’ultimo anno sono 472. La media, quindi, è di due sparatorie al giorno. Se si dovesse continuare ad avere questo trend, il 2023 verrebbe tristemente ricordato come l’anno delle sparatorie, battendo il numero record del 2021: 690.

Le vittime, prendendo in considerazione anche scontri a fuoco, sparatorie e omicidi sono 12.509.

Allarghiamo ora l’analisi, considerando come fattore discriminante la pandemia da Covid-2019. Nel 2018 le sparatorie furono 336, 417, invece, nel 2019. Dopo la stagione più aspra della pandemia, il trend sta salendo di anno in anno: 690 nel 2021 e 647 nel 2022.

Sparatorie negli USA: perché i dati sono sempre più preoccupanti?

USA

La domanda che sorge spontanea, forse, è questa:

perchè non si riesce a limitare la circolazione di armi?

Le risposte sono tante e si muovono da una ragione culturale, passando per questioni economiche a motivazioni giuridiche.

In primo luogo per buona parte dei cittadini nordamericani possedere un’arma è uno status symbol e un modo per esercitare la propria libertà. Gli USA sono legati storicamente all’idea di avere un’arma da fuoco. Il commercio di armi corrisponde, da sempre, circa al 2% del PIL nazionale.

Dal punto di vista giuridico è il secondo emendamento della Costituzione americana a garantire il diritto dei privati di possedere armi da fuoco:

Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto

Da queste parole possiamo ben capire perché sia così difficile modificare questo emendamento. Esso va a toccare il principio di sicurezza nazionale, al quale i cittadini nordamericani sono legati per ragioni storiche; basti pensare alle guerre indipendentiste contro britannici e spagnoli, alla base della nascita dello Stato americano.

Democratici vs repubblicani: una polarizzazione netta

Se non si riesce a trovare un accordo in politica riguardante il possesso di armi da fuoco, il motivo è da ricercare nella polarizzazione netta tra repubblicani e democratici.

I tentativi di regolarizzare il possesso di armi, negli anni, si devono ai democratici: Joe Biden nel 1994 approvò una legge che proibiva il commercio di armi d’assalto. L’anno successivo i democratici persero le elezioni di medio termine e la legge venne abrogata. Anni dopo Obama tentò nuovamente di limitare la circolazione di armi da fuoco.

Ad oggi un repubblicano su due possiede un’arma da fuoco, la percentuale si abbassa tra i democratici: 1 su 5.

Da cosa dipenda questa differenza? I repubblicani tendono ad avere un approccio basato sull’originalismo, ciò significa che leggono la Costituzione e la interpretano alla lettera. I democratici, d’altra parte, fanno riferimento al testualismo, che prevede l’interpretazione della Costituzione, tenendo conto delle evoluzioni socioculturali del Paese.

Fonti: Gun violence Archive, ANSA, Skytg24, Corriere, Today

Scritto da Costanza Maugeri


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