Iran: l’Asse della Resistenza da cui potrebbe attaccare

di Alessia Giurintano
4 Min.

Dall’inizio del conflitto israeliano-palestinese, l’attenzione si è rivolta anche al vicino Iran. I gruppi armati di Hamas, infatti, hanno penetrato, armati, il territorio israeliano con una mossa imprevedibile. Questo, ha messo in allerta la comunità-mondo verso l’Iran.

Il successo dell’operazione ha sollevato dei sospetti verso la Repubblica Islamica, che avrebbe dunque un ruolo di primo piano nel conflitto tra Israele e Hamas.

I sospetti si fonderebbero a partire dal fatto che, da anni, l’Iran è coinvolto nell‘addestramento militare e nell’invio di finanziamenti ad uno dei membri dell’Asse della Resistenza: il Movimento Islamico di Resistenza, appunto.

L’Iran, attraverso la dichiarazione di Ali Khamenei, attuale Guida Suprema, ha negato il proprio coinvolgimento nell’operazione.

L’Asse della Resistenza guidato dall’Iran: di che si tratta?

La distanza dichiarata dalla Guida Suprema non convince, anzi, la tensione bellica è destinata ad aumentare.

Infatti, non sarebbero mancati gli incontri diplomatici incrociati, ma questa smentita illumina una situazione di crisi all’interno dell’Asse, oltre a chiarire il posizionamento delle varie parti nella dinamica bellica attuale. Ma cos’è l’Asse della Resistenza?

È una rete, con a capo l’Iran, in cui sono inseriti Stati (come la Siria) e attori non statali, ossia milizie sciite filo iraniane di Iraq, Yemen, Libano, ma anche Hamas e la Jihad Islamica.

Il nome evoca il discorso dell’ex presidente americano Bush, che nel 2002 parlò di “Asse del Male“, costituito da quei paesi – Iran compreso – considerati a favore del terrorismo, e quindi pericolosi sul piano internazionale.

Si configura come una alleanza, i cui membri, seppur autonomi, condividono una idea, che è poi il loro obiettivo comune: la resistenza allo Stato di Israele e all‘ingerenza occidentale.

L’Asse ha una funzione propagandistica, ma anche strumentale e strategica, in quanto permette all’Iran di stringere alleanze soprattutto tra le milizie.

Grazie alle Guardie della Rivoluzione Islamica (Niru-ye Quds), l’Iran si è fatto spazio in aree extra-territoriali, costituendo l’Asse e dandosi un piano di coordinamento ad ampia scala.

La tensione israelo-iraniana: cosa sta succedendo?

In terra iraniana si respira aria di guerra. l’Iran potrebbe attaccare Israele, colpevole di aver ucciso a Damasco alcuni alti ufficiali dei Pasdaran.

Un attacco con droni e missili, secondo le dichiarazioni delle forze armate americane alla Cnn, verso obiettivi militari e governativi. Le forze dell’Asse sono determinanti per il presunto piano d’azione. Joe Biden ha rivolto un appello all’Iran a non attaccare Israele dopo aver avvertito che c’è il rischio di un’offensiva a breve. 

Mentre gli Stati Uniti preparano la propria difesa in soccorso di Israele, altri Stati consigliano ai propri cittadini di non recarsi in Iran. La compagnia aerea Lufthansa ha sospeso i voli per Teheran fino al prossimo giovedì, 18 aprile.

In dialogo con il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Ambdollahian, anche l’Italia, nella persona di Antonio Tajani.


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