Corea del Sud: una bizzarra decisione in vista delle elezioni

di Emanuele Fornito
4 Min.

Oggi, in Corea del Sud, è tempo di elezioni. I cittadini sudcoreani, infatti, sono stati chiamati alle urne per votare il nuovo Gukhoe, ovvero l’Assemblea nazionale, composta da 300 seggi. Votazioni che, quest’anno, hanno subito una forte influenza da parte delle campagne elettorali dei due partiti principali, il Partito del Potere Popolare ed il Partito Democratico di Corea, tanto da portare la Commissione elettorale di Seul a porre un curioso veto.

Lo scenario politico

Per comprendere la questione, è necessaria un’importante contestualizzazione. Nel 2022 è salito al potere Yoon Suk-yeol, in qualità di presidente della Repubblica di Corea. Yoon, tuttavia, ha accresciuto, in questo biennio, una sempre maggiore impopolarità, lasciando campo aperto al suo principale oppositore Lee Jae-myung, leader del Partito Democratico di Corea, il quale è arrivato a queste elezioni con la maggioranza dei seggi in Assemblea nazionale.

L’insuccesso di Yoon deriva principalmente dalle politiche economiche inefficaci, che hanno portato a severi rincari soprattutto dei prodotti agricoli: una questione che è finita al centro della propaganda elettorale delle due fazioni.

presidente della Corea del Sud
© EPA/JEON HEON-KYUN/POOL

Una sfida all’insegna dei… cipollotti

Schierato da una parte abbiamo il presidente della Repubblica della Corea del Sud che, con un sussidio temporaneo, ha permesso ai supermercati di abbassare sensibilmente i prezzi di frutta e verdura, giusto in tempo per registrare un video in cui mostrava soddisfatto il costo <<ragionevole>> di un mazzo di cipollotti.

La trovata politica non è ovviamente sfuggita all’oppositore, che ha fatto proprio dei cipollotti un simbolo provocatorio nei confronti del suo avversario, tanto da stimolare la nascita di un movimento spontaneo che si è preposto l’obiettivo di andare a votare portando con sé della verdura.

La presa di posizione della Commissione elettorale

L’iniziativa ha trovato un riscontro tale da “preoccupare” le istituzioni di Seul che, attraverso la Commissione elettorale, hanno vietato agli elettori di portare verdura con sé ai seggi poiché ciò <<potrebbe influenzare i votanti e turbare l’ambiente di pacifica riflessione>>. In risposta, molti hanno optato per t-shirt o gadget di diverso genere.

Lee Jae-myung Corea del Sud
© Il leader del PDC Lee Jae-myung

Questa è soltanto la più trascurabile vicenda che riguarda la politica sudcoreana, costellata di accuse di corruzione e scandali di varia natura che interessano, ancora oggi, entrambi i leader.


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