L’infertilità secondaria: le sfide nel concepire un secondo figlio

Quando regalare un fratellino al primogenito è difficile

di Dudnic Radu
6 Min.

L’umanità ha da sempre affrontato sfide e problemi, sia personali che globali. Nel passato la nostra limitata conoscenza ci impediva di poter marcare una possibile soluzione al problema. Oggi invece il “morso alla ipotetica mela” della conoscenza ha rivelato dettagli che prima sembravano essere nascosti. Il tempo stesso si è rivelato un prezioso alleato, permettendoci di comprendere meglio ciò che una volta poteva sembrare un mistero.

Forse nel Medioevo l’impossibilità di avere più di figlio poteva sembrare un problema prioritario. Le famiglie si presentavano con maggiori problemi legati alla manodopera e di conseguenza si facevano più figli. Al contrario però nel 21°: le coppie moderne fanno meno figli, o addirittura non ne fanno. Ma che cosa succede se si desidera ardentemente un secondo figlio e non si ha la possibilità di poterlo concepire?

L’infertilità secondaria

L’infertilità secondaria viene definita come la difficoltà a concepire o a portare a termine una gravidanza dopo aver già avuto un figlio senza l’uso di trattamenti per la fertilità. Solitamente viene diagnosticata dopo che una coppia ha tentato di concepire per 6-12 mesi ma senza successo. Le ragioni dietro a questa difficoltà possono variare e includono fattori medici, biologici e psicologici. Questo disturbo può avere un forte impatto sulla vita emotiva della coppia coinvolta, in quanto quest’ultima cerca di realizzare il desiderio di allargare la famiglia. Può essere che il primogenito cominci a fare domande che possono risultare scomode, o semplicemente un desiderio di avere un fratellino o una sorellina.

Causa principale dell’infertilità secondaria: l’età

Il passare del tempo influisce sulla qualità e sulla quantità sia degli ovociti nelle donne che degli spermatozoi negli uomini, rendendo più difficile il concepimento dopo una certa età. Anche se un lavoratore su tre vorrebbe allargare il proprio nucleo familiare, sussistono una serie di difficoltà per cui questo non è possibile. Oggi, molte persone ritardano l’inizio della famiglia per una serie di motivi validi, ma questo comporta maggiori sfide nel concepire un secondo figlio. Secondo i dati ISTAT, l’età media delle donne al primo parto è aumentata negli ultimi anni, passando dai 28 anni nel 1995 a quasi 32 anni nel 2020. L’età materna avanzata è una delle principali cause di difficoltà nel concepire un secondo figlio, e in Italia si fanno sempre meno figli e sempre più tardi.

Statistiche

Secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, l’infertilità secondaria coinvolge il 6% delle donne tra i 15 e i 49 anni. Queste donne dopo aver dato alla luce un primo figlio, hanno avuto difficoltà a concepire nuovamente dopo sei mesi di tentativi. E’ importante notare che l’infertilità secondaria non è un problema legato solamente alle donne, ma può presentarsi anche nel sesso maschile.

Un recente studio del 2022 condotto da ricercatori iraniani e pubblicato sull’International Journal of Reproductive BioMedicine (IJRM) ha esaminato l’infertilità a livello globale utilizzando dati dal Global Burden of Disease (GBD). Questi dati raccolgono informazioni epidemiologiche di 195 paesi e lo studio ha coperto il periodo dal 1993 al 2017 in sette regioni del mondo. I risultati hanno mostrato che l’infertilità secondaria è più comune nelle donne rispetto agli uomini in tutte le regioni studiate. E siccome nei paesi ad alto reddito, come quelli europei, i tassi di infertilità secondaria sono inferiori rispetto ad altre regioni, probabilmente a causa di un migliore accesso a medici specialisti e a strutture di trattamento.

Cause secondarie

Le cause dell’infertilità secondaria possono variare e sono spesso paragonabili a quelle della sterilità primaria. Queste includono endometriosi, squilibri ormonali, sovrappeso o sottopeso, ostruzione delle tube uterine, cicatrici nell’utero dovute a un taglio cesareo, patologie che colpiscono il sistema riproduttivo maschile, alterazioni del tratto genitale e anche il solito uso di alcol o tabacco.

Molte persone riescono a superare l’infertilità secondaria con l’aiuto di trattamenti di fertilità, che però richiedono costi aggiuntivi di maggiore importanza. Se il problema viene notato la cosa più importante è non rimandare la consultazione con specialisti, poiché il ritardo può ridurre l’efficacia dei trattamenti.

                                                                                                                                                                                                di Radu Dudnic


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