Gabrix Graff!o è la nuova promessa del rap pugliese: la nostra intervista

di Alessio Pio Pierro
12 Min.

La musica è ovunque. La possiamo ascoltare nei bar, nei ristoranti, in macchina, a casa quando siamo da soli avvolti nei nostri pensieri. A volte, però, non è sempre facilmente raggiungibile.
I nomi che risuonano nelle radio sono sempre gli stessi e anche sui social la visibilità è senza dubbio limitata.

Per questo motivo noi di Nxwss abbiamo deciso di “dare voce a voci” che spesso in pochi ascoltano. Vogliamo rendere visibili i volti, le storie e la musica di artisti emergenti che hanno tanto da raccontare.

Da oggi, su questo sito, troverete interviste a ragazzi che – chi da poco e chi da tanto – esprimono la propria musica, dall’indie al rap.

La rubrica la apriamo con un rapper emergente pugliese, della provincia di Foggia, Gabrix Graff!o.

Chi è Gabrix?

Luca Gabriel Bisceglia in arte Gabrix, è un rapper classe 2003 che vive a Monticchio, un quartiere di Manfredonia, in provincia di Foggia. Si appassiona al rap e alla scrittura a 9 anni che – come da lui stesso dichiarato – lo ha aiutato fin da piccolo a vivere meglio i diversi disagi familiari e la poca rappresentanza delle istituzioni nel suo territorio.

Inizia così a partecipare ad alcuni contest nella provincia vincendone uno a 13 anni. Conquista inoltre il primo posto alla quarta tappa del Critical Flow Tournament il 23 Luglio 2022 a Roma, dopo varie battle con altri freestyler. Ad appena 18 anni diventa uno dei campioni italiani del circuito internazionale Gold Battle. Grazie alle sue metriche incalzanti, i suoi extrabeat ed i suoi testi originali che denunciano le diseguaglianze sociali e decostruiscono la figura criminale tipica dei rapper moderni, si è affermato precocemente nella scena underground. Riguardo la musica pubblicata, pubblica il suo primo EP mixtape a 12 anni.

Dopo questa doverosa intro della sua carriera artistica, arriviamo all’intervista.

4 Chiacchere con Gabrix

La passione per l’Hip Hop e le sue influenze musicali

Tra le prime domande che abbiamo posto all’artista sipontino, il motivo della sua passione per l’hip hop e quale influenza abbia avuto il genere su di lui. Come già citato in precedenza, ci ha parlato del rap come l’unico modo che ha avuto per evadere dai suoi disagi familiari e dai pochi servizi istituzionali presenti nella sua provincia. Ha evidenziato il fatto che quello fosse l’unico modo per dar sfogo a quello che pensava. Ha spiegato infatti che per scrivere non ha un vero e proprio “concept”, se non un «flusso di coscienza».

Scrivo seguendo tutto ciò che passa per la mia mente perchè lo trovo un ottimo modo per esprimermi al meglio, non sono un amante dei concept o degli schemi.

Inoltre, appena entrato negli ambienti hip hop della provincia con ragazzi che organizzavano eventi, ha costruito numerosi rapporti sociali, aspetto da non dare mai per scontato nel mondo della musica.

Ci ha raccontato di essere un’ascoltatore universale di musica e che non ama quindi soffermarsi solo su un singolo genere.

Da piccolo ascoltavo tanto i Limp Bizkit, poi crescendo mi sono appassionato alla Black Music: RnB, Funky ed al rap, su cui mi sono soffermato maggiormente, ma nel complesso ascolto qualunque cosa.

Affermazione verificabile, se prendiamo per esempio i Limp Bizkit, la band rap metal americana che ha citato, possiamo notare assolutamente la loro influenza nella sua musica: la velocità delle rime e delle metriche e l’energia di come rappa ne sono un esempio limpido. Lo stile di Gabrix – e per notarlo basta guardare 2 secondi dei suoi freestyle sui social – è un prodotto dell’hip hop anni ’90/2000: i jeans baggy che toccano la suola della scarpa, le felpe vintage di squadre NBA e di calcio, i cappelli con la visiera all’indietro o quelli “da pescatore”, uno stile che porta un pò di nostalgia a chi lo guarda e di sicuro piace molto.

gabrix

Gabrix, l’amore per il suo territorio e la cultura musicale pugliese

Caratteristiche che ci hanno sorpreso sin da subito sono state la sua autenticità e il suo attaccamento alle radici. Ha dichiarato infatti di sentirsi molto attaccato alla cultura del posto e di non avere paura di mostrarlo al pubblico.

Vedo artisti come Kid Yugi, che è della provincia di Taranto, Rrari dal Tacco, che è della provincia di Bari, che stanno ottenendo molto riconoscimento, eppure anche loro usano il dialetto e citano i posti da cui provengono, penso che noi potremmo avere un grande impatto culturale grazie a questo.

Proprio dopo questa dichiarazione ci siamo soffermati molto sulla cultura musicale e non, del sud e della Puglia. Ha sottolineato la mancanza di scenari artistici che possano aiutare gli emergenti della zona proprio perchè “manca cultura”, come se non se ne sentisse il bisogno.

Ci sono molti 15 enni a Milano, per fare un esempio, che fanno rap ed ottengono i loro riconoscimenti, qui seppure ci siano ragazzi che fanno rap, non vengono aiutati. Nel nostro territorio è diverso, non ci sono servizi o eventi che ti possano aiutare ad emergere, non c’è una cultura solida.

Abbiamo quindi spostato la nostra chiacchierata sull’impatto che sta avendo sui coetanei della zona. Sono parecchie, infatti, i ragazzi della zona che pubblicizzano i suoi pezzi ed i suoi live.

All’inizio non era così, in pochi apprezzavano davvero la mia musica e mi pubblicizzavano. Ora anche chi magari mi prendeva in giro a scuola, mi menziona nella storia Instagram dove ascolta un mio pezzo, ma lo capisco, la gente cambia e si evolve. Non porto rancore.

Gabrix ha anche ringraziato tutti gli amici che gli sono stati accanto e che lo hanno aiutato nel suo percorso musicale.

Adesso il mio management è composto da sola gente con cui mi conosco da una vita, compresi i producer e gli artisti con cui faccio collab, ci tengo molto a questo. E’ ovvio che in futuro avrò bisogno di un aiuto anche negli aspetti legati alle sponsor e ad altro, ma al momento ho loro.

Calà, le collaborazioni ed i progetti futuri

Il 24 Aprile su tutti i digital stores è uscito “Calà”, il nuovo pezzo di Gabrix su produzione di Raffo, producer d’affidamento del rapper foggiano Gora che divide con Graff!o le strofe del brano.

Il pezzo è nato per caso. Raffo mi ha fatto sentire il beat e allora ho deciso di rapparci sopra, poi è arrivato Gora che ha cacciato fuori il ritornello e la barra. Così è uscita una bomba.

Ecco il video pubblicato sul suo account Instagram per annunciare l’uscita del pezzo:

Altra motivazione della sua crescita sui social – oltre al talento – è l’ottimo stile comunicativo che adotta. Ciò che mostra sul suo profilo è bello da vedere. Prima di tutto grazie all’editing dei video – come affermato anche da lui – in stile tiktok: corti, editati bene e d’impatto.

Anche l’aggiunta ricorrente degli anziani della città nei video aggiunge un’importante componente umoristica ai suoi video. E’ diventato iconico il suo freestyle senza base in compagnia di Gino Flash, anziano apparentemente molto conosciuto a Manfredonia. Il video conta 18mila like e mezzo milione di views. Lo trovate sulla sua pagina Instagram.

Il tour con Dj Fast dei Dead Poets e il freestyle nel video di Cicalone

Nei commenti di un suo freestyle su Instagram abbiamo notato il commento Dj Fast, disc jokey molto conosciuto nella scena rap underground, che recitava «Pronto x Amsterdam?» con annessa risposta di Gabrix «Amsterdam è pronta?»

Appena avuta la possibilità, ci siamo fiondati nel chiedere cosa significasse. Gabrix che ha spiegato che sarebbe dovuto andare in tour con lui ad Amsterdam, ma che per alcune ragioni non ha potuto farlo. Ha aggiunto però che da tempo è in contatto con il dj romano e in tempi non troppo lontani dovrebbe suonare con lui in Spagna.

Inoltre, non molto tempo fa, il 1 Marzo 2023, Gabrix è apparso nel video di Simone Cicalone, noto kickboxer e youtuber romano che documenta le situazioni degradanti delle città in Italia, in compagnia di un altro rapper della capitanata, Amon Wave. (Il video lo trovate a questo link, se volete ascoltare i due rapper, potete farlo dal 48:21 minuto in poi).

Mi hanno chiamato dicendomi che stava Cicalone a Foggia, così mi sono mobilitato per raggiungere il posto in cui si trovava, volevo fargli sentire la musica del posto.

Insomma, Luca Gabriel Bisceglia non è un ragazzo che si fa intimorire dalle telecamere o dalla visibilità, anzi sembra nato per esserne il protagonista.

In conclusione – come succederà alla fine di ogni intervista di questa rubrica – gli abbiamo chiesto quale fosse il brano che lo rappresentasse di più:

Il prossimo. Il prossimo pezzo sarà quello che mi rappresenterà di più, poi il prossimo e via dicendo.

Ci ha spiegato che ogni suo nuovo brano sarà sempre l’evoluzione della sua persona, ragione per la quale, ogni pezzo nel tempo rappresenterà la sua persona di quel periodo determinato.

Qualche link che vi invitiamo a cliccare per conoscerlo meglio

A saluti fatti, ciò che ci ha lasciato Gabrix – sia artisticamente che umanamente – ci ha sorpreso e soprattutto coinvolto nel suo percorso, che fa luce in una cultura e in un territorio di cui vengono raccontate solo le sue ombre.

Noi ovviamente ringraziamo Gabriel per la sua disponibilità e umanità e gli auguriamo il meglio per la sua carriera artistica.

I social di Gabrix:

Instagram: clicca qui

Youtube: clicca qui

Spotify: clicca qui

Scritto da Alessio Pio Pierro


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