Abbiamo intervistato la band del Cactus perchè è l’indie più felice che possiamo ascoltare

di Alessio Pio Pierro
15 Min.

La musica è ovunque. La possiamo ascoltare nei bar, nei ristoranti, in macchina, a casa quando siamo da soli avvolti nei nostri pensieri. A volte, però, non è facilmente raggiungibile.
I nomi che risuonano nelle radio sono sempre gli stessi e anche sui social la visibilità è senza dubbio limitata.

Per questo motivo noi di Nxwss abbiamo deciso di “dare voce a voci” che spesso in pochi ascoltano. Vogliamo rendere visibili i volti, le storie e la musica di artisti emergenti che hanno tanto da raccontare.

Su questo sito, troverete interviste a ragazzi che – chi da poco tempo e chi da molto di più – condividono la propria musica, dall’indie al rap.

Questa volta abbiamo avuto la possibilità di parlare con “Jimmy”, frontman della band del Cactus, gruppo indie pop che sforna trend su tiktok.

Chi sono i CACTUS?

CACTUS è composta da cinque ragazzi di Como (Jimmy, Spoty, Tia, Simic e Viola) che dal 2021 si distinguono per essere la band più colorata dell’indie pop italiano. Con i loro outfit vivaci e frizzanti, i loro testi adoloscenziali leggeri ed alla promozione all’ottimismo ed all’evasione dai cliché, stanno prendendo più piede nel panorama musicale nazionale.

Pubblicano il loro primo singolo a Maggio del 2021 e poco dopo esce il loro EP “Eccheccactus!”. A Dicembre dello stesso anno pubblicano Il Mondo è un Palloncino, ad Aprile 2022 vengono notati dall’etichetta di Francesco Facchinetti, con cui firmano un contratto discografico ed il 28 ottobre esce il loro secondo EP Made in Cina, al cui interno si trova “Che Bella È”, che viene selezionata in tre playlist editoriali.

Sui loro social contano più di 40 mila followers , 1 milione di mi piace su tiktok e più di 500.000 ascolti totali su Spotify.

4 Chiacchere con Riccardo Molaro, detto anche Jimmy

Le origini della band

Di getto, ciò che abbiamo immediatamente chiesto a Riccardo è stato come è nato il progetto della band:

La band del cactus è nata per caso due anni fa. Io ai tempi studiavo canto ed il mio professore mi diceva spesso di provare a scrivere qualche canzone, così decisi di contattare altri ragazzi che conoscevo e che sapevo suonassero. Il primo è stato il batterista, poi il tastierista (che è mio cugino) e poi siamo giunti al completo.

ll nostro obiettivo è sempre stato la creazione di qualcosa di allegro. E’ condiviso da tutti ed è rimasto tale. Per questo siamo molto uniti.

Collegandoci al concetto di Felicità, abbiamo quindi chiesto cosa li abbia spinti a condividerla così a fondo in un ambiente musicale (quello indie) totalmente in contraddizione con questo sentimento.

Siamo ragazzi a cui piace ascoltare musica allegra che fa emozionare e divertire. In macchina, per esempio, cantiamo a squarciagola e viviamo bei momenti. Ascoltiamo molta musica italiana, ma anche l’indie triste.

Agli appassionati di indie, Spotify consiglia sempre la playlist Indie Triste. Anche questo ci ha fatto capire che creare qualcosa di diverso sarebbe stato efficace.

Riccardo ci ha quindi raccontato le sue influenze musicali. Il suo primo disco in suo possesso è stato un album di Jack Johnson, cantante statunitense famoso per “Upside Down” (il video del tipo con la chitarra che suona con la scimmia George di “Curioso come George” vi dice qualcosa?”).

Ci ha raccontato inoltre che la sua sembra essere proprio un’indole verso la musica felice. Vibes come quelle della cultura musicale hawaiana lo hanno accompagnato nella sua crescita.

Durante l’adolescenza mi sono appassionato alla musica di Ed Sheeran. Perdente ha proprio delle parti estrapolate da una sua canzone. In seguito mi sono avvicinato alla musica italiana, in particolare a quella di Jovanotti e Cesare Cremonini.

In tal merito, ci ha spiegato che uno dei suoi sogni sarebbe quello di suonare insieme al cantautore romano di “A Te” al suo famoso – seppur controverso – Jova Beach Party.

Tiktok come trampolino di lancio

Come non potevamo parlare di Tiktok, che si è rivelato un vero e proprio trampolino di lancio per il gruppo comasco. Canzoni come Il Mondo è un Palloncino, che ha raccolto diversi milioni di views e migliaia di ricondivisioni o “Che Bella È” che ha totalizzato più di 200.000 views in pochissimo tempo.

Riguardo all’argomento c’era tantissimo di cui parlare ed infatti Jimmy ci ha rivelato numerosi aspetti e riflessioni in merito a questa piattaforma.

Siamo fortunati ad avere internet nei nostri giorni. Chiunque qui può diventare famoso facendo ciò che ama, ed è bellissimo. Tiktok ci ha aiutato tantissimo a crescere e grazie ad esso abbiamo costruito una fanbase.

Un’aspetto negativo è la velocità dei contenuti che girano su Tiktok. Abbiamo tutti la possibilità di avere quei 30 secondi di fama che fanno crescere in numero di followers, ma dopo quei 30 secondi si ritorna ad essere degli sconosciuti.

Sottolineo però che noi non facciamo musica per Tiktok, ma usiamo la piattaforma come modo per diffonderla.

Il loro scopo non è quello di diventare “quelli di tiktok” – etichetta che stanno guadagnando sempre più artisti nel mercato musicale – ma di essere credibili a livello artistico e di costruire una fanbase solida, che ascolti le loro canzoni non per l’orecchiabilità social ma per la loro interezza.

Il trend dei fuorisede

Non molto tempo fa, hanno lanciato un trend grazie a “la canzone dei fuorisede” e hanno coinvolto migliaia di persone.

“La canzone dei fuorisede” è nata in seguito a “Scrivi una canzone che parla di”, un format che faccio sin dagli albori. I followers mi consigliano un tema su cui scrivere una canzone. All’inizio non mi rispondeva quasi nessuno e quando capitava che quell’unico follower lo faceva, la scrivevo subitissimo. Poi col tempo le richieste sono diventate tantissime

Il tema dei fuorisede mi sta molto a cuore perhcè lo sono stato in passato. Ho vissuto da solo a Milano ed ho fatto un anno di scuola superiore in America, se questo si può definire fuorisede. Però di base è un tema che tocca molti ragazzi che ci ascoltano e lo empatizzo.

Quello che mi piace è che può essere una semplice canzone che può aiutare chi ci ascolta con i suoi problemi e le sue ansie, che lo faccia sentire compreso e non solo.

Ciò che ci ha spiegato è che il loro obiettivo è proprio quello di “aiutare con la felicità” chiunque li ascolti.

E’ normale che sia impossibile essere felici sempre e infatti non è questo quello che vogliamo far passare con la nostra musica. Noi vogliamo risollevare il morale a chi si sente triste. Mi fa molto piacere quando dei fan ci dicono che la nostra canzone li ha aiutati e fatti ridere.

Noi siamo come un amico che ti consola quando sei triste, ma in modo allegro.

L’esperienza dei cactus a Sanremo

C’è di più. Nel novembre del 2021 i CACTUS sono andati alle audizioni per Sanremo 2022 ed hanno – ovviamente – documentato il tutto su tiktok. Soffermandoci su questo, abbiamo chiesto a Riccardo di raccontarci come fosse stata l’esperienza al di là delle telecamere social.

L’esperienza di Sanremo è stata indimenticabile e formativa, sia in ambito musicale che umano per tutti noi del gruppo. Per intenderci, era la prima volta che abbiamo avuto la possibilità di “convivere” insieme, questo ci ha aiutato a sentirci più uniti e vicini.

Inoltre Riccardo ci ha raccontato vari aneddoti interessanti e molto divertenti.

Eravamo entrati in un ristorante con ancora i pass di Sanremo al collo, I ristoratori e i clienti ci hanno notato e ci hanno chiesto di cantare una canzone. Abbiamo cantato tutti quanti insieme. È stato bellissimo.

Abbiamo capito che la musica funzionava per le persone.

A Sanremo non sono stati accettati ma, ridendo, ci ha svelato che per un momento non è stato così.

La ciliegina sulla torta è stata quando ci hanno mandato un e-mail dove c’era scritto che eravamo stati presi. Immaginate la gioia.

E poi invece ci hanno comunicato che si era trattato di un errore.

Il Tour del Cactus

Un’altra peculiarità che possiedono i ragazzi della band del cactus è che, non per la prima, ma bensì per la seconda volta, hanno lasciato organizzare interamente ai fans il loro tour.

Come lo hanno organizzato? Semplice, hanno chiesto ai loro followers di consigliargli una città in cui suonare e di metterli in contatto con gli organizzatori.

Il primo tour ha funzionato, così hanno deciso di usare la stessa formula per la seconda edizione. Al momento si sono già esibiti a Torino, Alassio e Como, la loro città natale. Nel caso di quest’ultima e del capoluogo piemontese hanno registrato addirittura il sold out.

I tour ci stanno aiutando tantissimo a conoscere i nostri fan che rispecchiano perfettamente quello che vogliamo mostrare con la nostra musica. Questo ci fa piacere perché significa che stiamo funzionando.

cactus
le date in continuo aggiornamento del tour.

Le collaborazioni con gli Eugenio in Via Di Gioia e Legno

Come scritto sulla loro bio Tiktok: “Opening per Eugenio in Via Di Gioia”, nel 2022 hanno aperto al Bergamo NXT Station il concerto del gruppo torinese. Riccardo ci ha raccontato una storia molto commovente avvenuta in quell’occasione.

Mi ero intrufolato in un video per YouTube in montagna con gli Eugenio come fotografo. Ero andato da Eugenio e gli avevo chiesto se avessi potuto cantargli una canzone. Lui ha accettato e dopo averla ascoltata mi ha detto: «Bravo, un giorno suoneremo insieme».

Esattamente un anno dopo, abbiamo aperto il loro concerto ed ho avuto modo di raccontare questa storia davanti a un sacco di persone.

É stato molto emozionante.

Dopo questa bellissima esperienza, a dicembre dello stesso anno hanno avuto modo di aprire alla Santeria Toscana di Milano il concerto di un’altra band indie pop, il duo toscano Legno.

I progetti futuri e il brano più rappresentativo per Riccardo

Ansiosi per il futuro, gli abbiamo chiesto cosa stessero preparando in vista dell’estate e delle stagioni a venire.

Stiamo lavorando sull’uscita della canzone dei fuorisede, a giugno andremo in studio a registrarla. Poi ci prenderemo una pausa per crescere, migliorare ed affinare la nostra musica in termini di professionalità per godere così di più pezzi possibili.

Dopo averlo inondato di domande, siamo arrivati alla fine con l’interrogativo che poniamo ad ogni artista in questa rubrica, il brano che lo rappresenta di più.

“Che bella è” perché c’è molto coraggio ma anche molta timidezza e questo descrive perfettamente la nostra mentalità da “underdog” in questo mondo musicale.

Qualche link che vi invitiamo a cliccare per conoscerli meglio

Noi ovviamente ringraziamo Riccardo per la sua disponibilità, la sua timidezza ed il suo modo di raccontare le cose col cuore e auguriamo il meglio ai ragazzi della band del cactus per la loro carriera artistica.

I social della band del cactus:

Instagram: clicca qui

Spotify: clicca qui

TikTok: clicca qui

YouTube: clicca qui

Scritto da Alessio Pio Pierro


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati