Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 16 al 22 ottobre 2023.
Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. Argentina, Filippine e Australia, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!
Argentina: via alle elezioni, quali proiezioni?
Sono 35 milioni gli argentini chiamati alle urne il 22 ottobre, data delle elezioni presidenziali. Seguendo l’orario italiano, le urne si sono aperte alle 13, ed è possibile votare fino alle 23. Il candidato vincitore, qualora ci fosse maggioranza del 45% al primo turno (o 40% con scarto di 10 tra primo e secondo), governerebbe fino al 2027. Non è sicuro che le elezioni si concludono oggi, essendo due candidati molto vicini a livello di percentuale.
Il sogno della vittoria al primo turno é soprattutto di Javier Milei, ultraliberista dato come favorito secondo i recenti sondaggi. Dietro di lui, però, procede positivamente anche il peronista Massa, del partito Union por la Patria. Al terzo posto, invece, si piazza Bullrich, conservatrice di Juntos por el cambio.
Milei ha portato avanti una campagna elettorale di promesse sul cambio della politica, che lui stesso vuole « epurare dai ladroni e dagli inutili ». In non poche occasioni i comportamenti di Milei hanno suscitato ilarità e preoccupazione, come l’agitare in aria una motosega riferendosi ai tagli alle spese pubbliche. Il suo seguito al di fuori della capitale, in ogni caso, è molto limitato nonostante la netta vittoria alle primarie, considerate un primo sondaggio nazionale.
Sembrano essere le elezioni più complicate degli ultimi decenni per l’Argentina, la quale in queste ore sta decidendo il proprio futuro in uno scenario internazionale del tutto precario. Le premesse fatte dai candidati sono inoltre state smorzate dal Fondo Monetario Internazionale, che sta monitorando l’andamento delle elezioni, non mostrandosi del tutto contento riguardo le proposte di Milei.
Nello stesso tempo, anche una parte del Congresso si rinnova, ossia 24 senatori e 130 deputati.
Filippine: c’è stato uno scontro tra una nave filippina e la guardia costiera cinese
Manila accusa la guardia costiera cinese di aver speronato una nave di rifornimento filippina. Lo scontro sarebbe avvenuto nel Mar della Cina meridionale, zona contesa. Le Filippine hanno dichiarato che « le manovre pericolose della Guardia Costiera cinese » avrebbero portato all collisione tra le due imbarcazioni, a 25km dall’atollo Second Thomas Shoal. Lo scontro avviene in un clima e zona geografica di tensione, dove la Cina rivendica la propria sovranità contro il riconoscimento delle acque internazionali di cinque paesi dell’ASEAN, tra cui le Filippine.
Non è la prima volta che la Cina tenta di bloccare l’arrivo dei rifornimenti al punto di stanza della Guardi Costiera filippina, l’ultima accusa di Manila risale infatti ad Agosto, quando la GC cinese avrebbe bloccato un’altra imbarcazione di rifornimento militare.
Australia: il Primo Ministro negli USA
Il Primo Ministro australiano, Albanese, è arrivato a Washington con una delegazione di imprenditori, accompagnata dalla Ministra per le risorse King. A Washington sono previsti colloqui con il Presidente Biden su questioni di sicurezza, oltre che l’annuncio di una partnership economica. Tale partnership sarebbe impuntata al rafforzamento della lotta al cambiamento climatico, soprattutto nell’utilizzo di energia pulita. Albanese ha in agenda anche il gruppo « Friends of Australia » presente al Congresso statunitense.
Scritto da Emanuele Lo Giudice
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