Settimana, il punto del 28 gennaio: cos’è successo nel mondo?

di Emanuele Lo Giudice
5 Min.

Dall’Atlantico al Pacifico, il punto della settimana che si sta per concludere. Il mondo dal 22 al 28 gennaio 2024.

Si conclude un’altra settimana e le notizie che arrivano dal mondo circolano più veloce di quanto si pensi. ECOWAS, Stati Uniti e Corte Internazionale di Giustizia, che è successo fuori dai confini nazionali? Ecco il punto della settimana!

ECOWAS: Niger, Mali e Burkina Faso escono in blocco con effetto immediato

Settimana

Mali, Niger e Burkina Faso hanno annunciato il ritiro dall’ECOWAS, la Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale. I tre regimi militari hanno annunciato la decisione tramite un comunicato congiunto, nel quale l’uscita è dichiarata « immediata ». L’Organizzazione, composta da 12 stati, mira ad intensificare la cooperazione e la sicurezza, oltre che a promuovere la pace nella regione.

Il ritiro dei tre paesi non è del tutto inaspettato, o meglio, si poteva prevedere un allontanamento dall’ECOWAS già da mesi. I rapporti tra l’Organizzazione e i tre regimi militari si è infatti incrinata negli ultimi tempi, a partire dai golpe che li hanno interessati. I colpi di stato, avvenuti in Mali (2021), Burkina Faso (2022) e Niger (2023), hanno ricevuto la condanna dell’ECOWAS, che si è detta anche pronta a intervenire in Niger per ristabilire l’ordine costituzionale. 

Contro l’ECOWAS, l’accusa dei tre paesi di non aver contrastato i gruppi terroristici presenti nella regione, specialmente Al Qaeda e lo Stato Islamico. 

La decisione dell’uscita immediata è « sovrana », come sostenuto dai tre paesi, i quali hanno ricevuto sanzioni e sono stati sospesi dall’Organizzazione.

Stati Uniti d’America: Biden sfida i Repubblicani sulla nuova legge bipartisan

Settimana

Il Presidente degli Stati Uniti Biden ha sfidato i repubblicani al Congresso sulla legge riguardo il confine con il Messico. La legge bipartisan, conseguenza di intensi negoziati, prevedrebbe riforme intense, « giuste e dure », per aumentare la sicurezza al confine sud del Paese. 

Le riforme previste darebbero il potere al Presidente, in caso di emergenza, di chiudere la frontiera per bloccare le ondate migratorie. Lanciando la sfida ai repubblicani, per spingerli ad approvarla, Biden si dice pronto ad attuarla appena firmata, « agendo il giorno stesso in cui firmerò il disegno di legge ».

Assieme alle riforme, anche i finanziamenti richiesti dal Presidente per la protezione del confine. « Se siete seri riguardo la crisi dei confine, approvate la legge bipartisan e la firmerò », è la sfida di Biden arrivata questa settimana.

CIG: a Israele il compito di prevenire atti genocidari contro i palestinesi, la sentenza preliminare rilasciata questa settimana

Settimana

La Corte internazionale di Giustizia ha deciso di procedere sul caso Israele-Sudafrica, richiesta da quest’ultima per la crisi palestinese a Gaza. Respingendo la richiesta di archiviazione di Tel Aviv, la CIG ha emesso questa settimana una sentenza preliminare, primo passo di un processo che si prevede già come lungo e tortuoso. Nella sentenza nessun riferimento all’accusa di genocidio, sebbene la Corte abbia comunicato che « alcune accuse mosse » potrebbero essere prese in considerazione della Convenzione sul genocidio. 

Con 15 voti favorevoli e 2 contrari, la Corte ha chiesto a Israele di adottare « misure immediate ed efficaci » per prevenire atti genocidari contro il popolo palestinese e per consentire l’assistenza umanitaria nella Striscia di Gaza. Nessun riferimento ad alcun cessate il fuoco, come invece richiesto dal Sudafrica. 

Alla sentenza ha fatto seguito la risposta del governo israeliano, che ha considerato oltraggiosa l’affermazione della Corte. In Sudafrica, invece, la sentenza è stata accolta favorevolmente, in attesa dello sviluppo del caso.

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