La nuova norma penale del governo sui contenuti social, cos’è e da quando la vedremo

di Daniele Schiappa
4 Min.

La tragedia di Casal Palocco, a Roma, ha scosso tutti, nessuno escluso. E ha segnato l’inizio di una sorta di crociata – in parte già in atto, ma ora resa saliente – che mira ad associare i creator a personaggi che invece agiscono pericolosamente per ottenere il maggior numero di like possibile.

Non pensavamo di doverlo affermare, ma a quanto pare due paroline è utile spenderle, quindi: no, non è così, il paragone è fallace. E moltissime realtà di informazione si stanno impegnando – e che impegno! – per proporre i peggiori cherry picking della storia. Qualche giorno fa, ad esempio, abbiamo letto un pietoso articolo con l’elenco degli youtuber che avrebbero perso la vita facendo sfide estreme. Tra loro – questa la parte di rilievo – è stato aggiunto anche chi la vita l’ha persa a causa di una malattia. Forse l’autore dell’articolo avrebbe bisogno di fonti migliori.

Comunque sia, dopo la tragedia alcune forze politiche hanno richiesto al governo delle norme più ferree sulla tipologia di contenuti pubblicabili.

La pene della nuova norma

Ad essere modificato sarà l’articolo 414 del Codice Penale. Le pene andrebbero da uno a cinque anni. Per tutti, sia maggiorenni che minorenni.

Ma di che pene stiamo parlando? Sarebbero inerenti al reato di istigazione a delinquere, che sarà possibile commettere anche tramite i social e non solo offline come era fino ad ora.

Ma questa non è certamente l’unica norma che sarà inserita. L’altra potrebbe riguardare il minimo d’età per accedere ai social network. Attualmente, per esempio, su Instagram basta aver compiuto 11 anni per creare un proprio account, mentre la nuova norma probabilmente farà si che le attuali piattaforme digitali vietino l’accesso a queste piattaforme ai minori di 13 anni e ne regolamentino l’accesso ai ragazzi che hanno tra i 13 e i 15 anni tramite i genitori, che dovranno essere consenzienti all’utilizzo dell’app.

Lo scopo delle nuove norme sui contenuti social

Lo scopo di queste nuove norme – oltre ad essere quello di sensibilizzare i giovanissimi – è anche quello di andare a sfumare il più possibile ogni rischio di emulazione. Questo fenomeno infatti è in forte crescita e l’istituto ISS stima che il 6.1% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni abbia partecipato almeno ad una volta nella vita a una sfida social pericolosa.

Da quando diventerà realtà e la situazione negli altri paesi

Non c’è ancora una data per l’entrata in vigore, ma diverse fonti considerano che potrebbe essere realtà entro e non oltre l’inizio del 2024.

Un tipo di stretta molto simile è già stata applicata in Francia. Lì infatti una legge approvata a marzo vieta ai minori di 15 anni l’utilizzo dei social senza il consenso dei genitori e, inoltre obbliga le piattaforme ad effettuare controlli più severi sull’età degli utenti.

Cosa cambierà nel mondo dei social?

Quando queste nuove norme entreranno in vigore potremmo vedere probabilmente i primi cambiamenti, a partire dalle “challenge”, che saranno sempre nell’occhio del mirino e saranno rimosse se ritenute pericolose e ad alto rischio di emulazione. Anche tutti i contenuti che promuoveranno attività illecite avranno vita difficile.

Questa tragedia ha avuto e avrà un impatto potente sul mondo dei contenuti social in Italia e noi dobbiamo accettarlo. Una cosa va però detta. Ogni giorno migliaia di creator in Italia promuovono il nostro paese e lanciano messaggi a fin di bene. Teniamolo a mente.

[Fonti: TGCOM24, Il Fatto Quotidiano, Open, TGLA7]

Scritto da Daniele Schiappa


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