Quanto influisce lo stress sulle allergie?

di Costanza Maugeri
5 Min.

Lo stress e l’ansia influenzano negativamente i sintomi delle allergie? In questo articolo cercheremo in maniera più esaustiva e chiara possibile di rispondere a questo quesito.

Ma andiamo con ordine:

Cosa sono le allergie?

Con il termine “allergia” si intende una reazione patologica del sistema immunitario di un individuo.

Essa causa la produzione di anticorpi che hanno il fine di proteggere l’organismo dagli allergeni di sostanze che, per la maggior parte degli individui, sono innocue. La risposta immunitaria può avere differente intensità e gravità: da una semplice irritazione, facilmente curabile, fino all’anafilassi, reazione allergica grave, che, se non curata adeguatamente, può essere fatale.

Il rapporto tra stress e allergia

In un’intervista rilasciata a “Sanità Informazione”, testata giornalistica d’informazione sanitaria, Domenico Schiavino, direttore del dipartimento di Allergologia del Policlinico Gemelli di Roma, dichiara la stretta correlazione tra allergie e stress. Il direttore sanitario sostiene che le allergie, in particolare quelle cutanee e respiratorie, possono subire un peggioramento se l’organismo presenta livelli significativi di stress.

La responsabilità di tale legame sarebbe da attribuire al sistema neurovegetativo. Esso è parte del sistema nervoso e regola le funzioni vegetative del nostro organismo, ossia quelle vitali, non controllate dalla nostra volontà.

Costituito da formazioni neuronali e fibre nervose, il sistema vegetativo è attivato da stimoli provenienti principalmente da organi e ghiandole. Essi vengono rielaborati e trasformati in impulsi nervosi che si riversano nel nostro organismo causando, nel caso delle allergie, la liberazione di sostanze irritanti.

Lo studio dell’Università Columbus

Negli ultimi anni la ricerca si è interessata moltissimo al rapporto tra stress ed allergia.

I ricercatori dell’Università di Columbus in Ohio, ad esempio, hanno pubblicato un progetto editoriale, dopo aver condotto dei test.

Gli scienziati hanno visitato 179 pazienti per 12 settimane. Il 39% del campione umano, nell’arco di tempo considerato, ha manifestato l’insorgenza di sintomi allergici. Quest’ultimi sono insorti negli organismi degli individui con il più elevato tasso di stress o ansia.

Il Trier stress sociale test: il metro dello stress

Il Trier stress sociale test (TSST) è una procedura sperimentale nata per iniziativa di Clemens Kirschbaum e i suoi colleghi dell’Università di Treviri. Il test vuole dimostrare l’esistenza di un legame tra stress e sintomi allergici. Esso si manifesta in situazioni valutative, ossia in circostanze in cui l’individuo si sente pressato dalla valutazione e dal giudizio.

Il TSST dura 15 minuti e si articola in tre fasi da 5 minuti.

La prima fase, definita “fase di stress anticipatoria”, vede il soggetto, dotato di ago cannula endovena e di un cardiofrequenzimetro, posto al centro di una stanza nella quale tre giudici-attori gli chiedono di preparare la presentazione per un colloquio lavorativo. Il partecipante può usare carta e penna. Queste vengono prelevate allo scadere esatto dei primi cinque minuti.

All’inizio della seconda fase il soggetto è chiamato ad iniziare la presentazione e a concluderla in un arco di tempo non inferiore ai 5 minuti. Durante questi minuti i giudici osservano il soggetto con neutrali espressioni facciali.

La terza e ultima fase mette alla prova il partecipante con un’operazione aritmetica: contare all’indietro da 1.022 con salti di 13 cifre.

Se si commette un errore, si è obbligati a ricominciare.

Un’ignizione di stress che ha confermato la tesi: i soggetti più ansiosi, che prima del test avevano manifestato risultati negativi nei confronti di determinati antigeni, dopo essersi sottoposti a tale pressione, presentano reazioni positive.

Fonti: Editoriale di Renato Ariano, Humanitas, Sanità Informazione, My personal trainer, Enciclopedia Treccani.

Scritto da Costanza Maugeri


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