Il ritorno dell’uomo sulla Luna: Odysseus segna una nuova era?

di Dudnic Radu
6 Min.

L’uomo torna sulla Luna dopo oltre mezzo secolo

«Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità».

Gli Stati Uniti d’America tornano sulla Luna dopo più di 50 anni dall’ultima missione. Questa volta ad atterrare sul suolo del nostro satellite naturale è il lander privato chiamato Odysseus, costruito dalla società privata statunitense Intuitive Machines. Odysseus è il primo veicolo spaziale privato degli Stati Uniti a tornare sulla Luna dopo la missione Apollo 17 del 1972.

La NASA ha contribuito al finanziamento di questa missione con 118 milioni di dollari. É stato confermato che il lander funziona correttamente e può trasmettere dati, nonostante il danneggiamento parziale a causa dell’allunaggio non perfetto.

Obiettivi della missione Odysseus

Il lander lunare Nova-C di Odysseus, costruito dalla società Intuitive Machines, è atterrato con successo sulla Luna il 22 febbraio 2024. Alle 00:23 e 25 secondi (ora italiana) del 23 febbraio 2024 Nova-C è atterrato a circa 300 km dal Polo Sud lunare, in un cratere chiamato Malapert. La missione è stata lanciata il 15 febbraio 2024 su un razzo SpaceX, della compagnia di Elon Musk.

Odysseus ha portato con sé 12 carichi utili governativi e commerciali, sei dei quali per la NASA, sotto un contratto del valore di 118 milioni di dollari. I carichi comprendono telecamere stereoscopiche, un sistema di navigazione autonomo e un rivelatore di onde radio. Quest’ultimo fondamentale per determinare la schermatura in un eventuale “habitat” futuro.

La missione di Odysseus mira a spianare la strada per una futura esplorazione lunare e l’istituzione di una presenza umana “semi-permanente” sulla Luna. Il veicolo spaziale è atterrato vicino al polo sud lunare, una regione di particolare interesse perché contiene ghiaccio conservato in crateri permanentemente ombreggiati. Questi depositi di ghiaccio potrebbero essere raccolti dai futuri astronauti lunari per acqua potabile, ossigeno respirabile e carburante per razzi.

Difficoltà nella missione Odysseus

Nonostante il successo della missione, ci sono stati alcuni problemi durante l’allunaggio. Il lander è atterrato su un fianco a causa di un problema nelle ultime fasi della discesa, piuttosto che in posizione verticale come previsto. Il lander della missione Odysseus è però in grado di funzionare correttamente e di trasmettere dati necessari per lo sviluppo della ricerca e raccolta dati.

La missione di Intuitive Machines rappresenta la seconda missione nell’ambito dell’iniziativa Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA. Iniziativa che mira a elaborare progetti scientifici e carichi utili sulla Luna con regolarità crescente a supporto del programma Artemis della celebre agenzia spaziale statunitense.

Questo risultato sottolinea il ruolo crescente degli enti privati e commerciali nell’esplorazione spaziale e il loro potenziale per contribuire alle future missioni. Tuttavia ancora ad oggi, manca ancora una chiara regolamentazione e legislazione sul dominio dello spazio e l’imminente exploit lunare.

L’insuccesso di gennaio 2024

L’8 gennaio di quest’anno, il lander Peregrine, sviluppato da Astrobotic Technology di Pittsburgh, è stato lanciato verso una regione lunare simile a quella esplorata dalla missione Odysseus. Il programma CLPS ha subito un contrattempo perché, a causa di un guasto al motore, il lander Peregrine è rimasto intrappolato nell’orbita terrestre e, dopo 10 giorni, è rientrato nell’atmosfera.

«Ci saranno alcuni fallimenti» ha detto il CEO di Astrobotic, John Thornton, a TIME USA prima del lancio della missione Peregrine. «Ma se anche solo la metà di queste missioni avranno successo, sarà comunque un grande risultato

Il programma Artemis

Il programma Artemis è un’iniziativa di esplorazione spaziale condotta dalla NASA, in collaborazione con aziende statunitensi del settore dei voli spaziali commerciali (enti privati) e partner internazionali. L’obiettivo principale del programma non è solo quello di riportare gli esseri umani sulla Luna, ma anche di stabilire una presenza sostenibile sulla superficie lunare. Questo include la costruzione di una stazione spaziale in orbita lunare e la preparazione per missioni più ambiziose, come la conquista di Marte entro la metà degli anni ’30 (il planning completo).

La NASA ha pianificato, ad oggi, almeno altre otto missioni CLPS, tra cui due di Intuitive Machines e un’altra di Astrobotic, calendarizzate entro il 2026. È poco chiaro però quando arriveranno gli esploratori lunari. La missione Artemis II, ideata per portare gli astronauti in un viaggio circumlunare nel novembre di quest’anno, è stata posticipata a settembre del 2025.

Oggi, gli obiettivi sono più audaci e ambiziosi di quelli del secolo passato. Stabilire una presenza umana duratura nello spazio, in particolare sulla Luna e, in futuro, su Marte non è una cosa facile. Queste ambizioni richiedono una nuova mentalità e tecnologie innovative, spingendo l’umanità verso nuove frontiere e aprendo la strada a possibilità fino ad ora considerate fantascienza.


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