Oblio oncologico, il diritto che diventa legge

di Alessia Giurintano
4 Min.

L’oblio oncologico è un diritto soggettivo, rivendicato da individui che hanno vissuto la malattia oncologica sulla propria pelle.

Questo bacino sempre più ampio di persone, non gode degli stessi trattamenti di altri soggetti, per così dire, sani.

In determinate situazioni, la malattia, seppur superata, ostacola tali soggetti.

La rivendicazione di cui si fanno portatori gli stessi attori coinvolti, riguarda la scelta di non dichiarare la malattia pregressa.

“Io non sono la mia malattia”, lo slogan a favore dell’oblio oncologico

 Nonostante molti pazienti oncologici siano positivamente fuori dal tunnel -i dati infatti parlano di quasi un milione di persone solo nel 2022-, l’assetto istituzionale-burocratico continua ad etichettarli come malati a tempo indeterminato.

Molti ex pazienti hanno infatti denunciato discriminazioni in diversi ambiti: l’ottenimento di mutui, la stipula di assicurazioni sulla vita, l’assunzione in un posto di lavoro e l’adozione di un figlio. 

Giordano Beretta, ex presidente della fondazione AIOM , si è così espresso sulla questione:

“Le persone guarite dal cancro devono essere libere di guardare al futuro senza convivere con l’ombra della malattia. C’è una forte discriminazione sociale nei loro confronti, che deve essere combattuta.

Dello stesso parere è anche l’attuale Presidente dell’Associazione, Francesco Perrone.

legge sull'oblio oncologico

Una buona notizia, l’Italia segue la linea UE

È stata approvata all’unanimità la proposta di legge sull’oblio oncologico. La Camera aveva espresso 139 voti favorevoli, e ora anche il Senato ha confermato la volontà di cambiare la situazione.

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha dichiarato di aver accolto con gioia una legge che considera “di civiltà“.

La Legge garantisce la tutela degli ex pazienti oncologici nel vietare la richiesta di informazioni sul tema, dopo 10 anni dalla fine dei trattamenti e in assenza di, per così dire, ricadute.

Preceduta da altri paesi europei quali: Francia, Portogallo, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Paesi bassi; l’Italia raggiunge un traguardo di importanza storica e sociale.

La Commissione Europea ha tra gli obiettivi a lungo termine del 2025, quello di spingere gli altri Stati membri a dotarsi di una legge sul tema.

No, le malattie oncologiche non sono inguaribili, e soprattutto, non sono per sempre. Questa legge ha l’importantissimo e necessario potere di abbattere una convinzione culturale radicata nel sentire comune.


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