Milano rallenta: 30km/h in città a partire dal 2024

di Chiara Caruso
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Milano Città 30 dal 1° gennaio 2024 sembra ormai cosa fatta. Ma cosa significherà per la capitale dell’economia italiana se davvero verrà istituito un limite di velocità a 30 chilometri in ambito urbano? Scopriamolo insieme.

Cosa significa Milano Città 30

Prima di spiegarne le conseguenze, dobbiamo comprendere cosa significa l’ordine del giorno approvato dal Comune di Milano il 9 gennaio scorso: Milano Città 30. Considerati i dati ACI-ISTAT che vedono come prima causa di incidente l’eccessiva velocità, il Consiglio Comunale della capitale lombarda sta invitando il sindaco Sala e la Giunta ad imporre un limite pari a 30km/h in ambito urbano. Dalle parole pronunciate dal firmatario del documento, Marco Mazzei, il provvedimento:

[…] prima di tutto protegge la vita e la salute delle persone e poi migliora la qualità dell’aria e il benessere della città.

Le reazioni contrarie

Fortemente contrario all’approvazione del provvedimento da parte della giunta c’è il leader della Lega Matteo Salvini. Il 9 gennaio stesso, il Videpresidente del Consiglio ha twittato contro il sindaco di Milano Sala e il Pd affermando che a Milano la gente vorrebbe anche lavorare.

D’altra parte, gli stessi vigili della capitale lombarda credono si tratti solo di una misura demagogica che non aiuterà a ridurre il numero degli incidenti. Essi, infatti, individuano la distrazione dei conducenti come causa principale dei sinistri e non la velocità del veicolo. Dalla loro parte vi è Daniele Vicini, segretario regionale del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale), il quale si è scagliato duramente contro la giunta milanese:

La velocità è un moltiplicatore dei danni negli incidenti ma non certo la causa. Inoltre con le tecnologie avanzate ormai le auto di ultima generazione sono ing rado di frenare e fermarsi nel giro di qualche metro.

L’esempio di Bruxelles

Al momento dell’approvazione della misura, l’assessora alla Mobilità Censi ha definito Milano Città 30 come la base per la costruzione della cultura della capitale lombarda. Inoltre il provvedimento è già attuato con risultati soddisfacenti in altre capitali europee.

Bruxelles è stata pioniera in questo ambito: il limite urbano di 30 chilometri orari è stato imposto a partire da gennaio 2021. Dopo due anni la capitale del Belgio può vantare risultati più che soddisfacenti, registrando una netta riduzione dei morti e dei feriti gravi sulle strade. Spesso sottovalutato è anche l’impatto che il traffico ha sull’inquinamento, non solo ambientale ma anche acustico che a Bruxelles si è difatti dimezzato.

Scritto da Chiara Caruso


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