Piogge record a Dubai, ecco perché non centra l’inseminazione delle nuvole

di Dudnic Radu
5 Min.

“Cloud seeding” o “inseminazione delle nuvole“: un termine che evoca immagini di scienziati che manipolano le forze del cielo, persuadendo la pioggia dalle nubi. Soprattutto, se associato alle recenti catastrofi negli Emirati Arabi, a Dubai, che riporta inondazioni da record nelle ultime 48 ore.

Mentre la scienza dietro questo fenomeno può essere talvolta reale, la percezione pubblica della “inseminazione delle nuvole” può essere un terreno fertile per speculazioni riduttive. Sfatiamo alcuni miti comuni.

Dubai, piogge da record.

Dubai è una città che sperimenta precipitazioni minime. In media, parliamo di circa 100mm diffusi su una media di 25 giorni all’anno. Nelle scorse ore, a partire dalla tarda serata di lunedì 15 aprile 2024, forti tempeste si sono abbattute su molte città degli Emirati Arabi, compresa Dubai. Una sola giornata ha registrato più del doppio della quantità di pioggia prevista nell’arco di un’intero anno! Caos all’aeroporto di Dubai, intere strade paralizzate dalle costanti alluvioni e panico tra i passanti.

“Questa parte del mondo è caratterizzata da lunghi periodi senza pioggia e successivamente da piogge irregolari e abbondanti, ma anche così si è trattato di un evento piovoso molto raro“. – spiega il professor Maarten Ambaum, meteorologo dell’Università di Reading che ha studiato l’andamento delle precipitazioni nella regione del Golfo.

La causa è da attribuire al surriscaldamento globale?

La causa principale è da attribuire ad un fenomeno meteorologico che causa bassa pressione e può essere in parte attribuibile al surriscaldamento globale. Sì, le deduzioni dei primi esperti vi vedono dei collegamenti. In linea con il trend di un clima in sempre maggiore “ebollizione globale“, dove livelli di umidità più elevati alimentano tempeste, aumentandone l’intensità e , di conseguenza, le inondazioni.

“Se gli esseri umani continuano a bruciare petrolio, gas e carbone, il clima continuerà a riscaldarsi, le precipitazioni continueranno a diventare più abbondanti e le persone continueranno a perdere la vita a causa delle inondazioni” – afferma la dott.ssa Friederike Otto, docente Senior di Scienze del Clima all’Imperial Collegio Londra.

Dubai, pioggia record

In questo caso un’atmosfera più calda equivale ad un serbatoio di umidità maggiore. L’aria calda ha la capacità di trattenere più umidità rispetto all’aria fredda. E secondo gli esperti, per ogni grado Celsius di aumento della temperatura, l’atmosfera può trattenere circa il 7% in più di umidità. Anche un recente studio concorda sul fatto che le precipitazioni annuali potrebbero aumentare fino a circa il 30% in gran parte degli Emirati Arabi Uniti entro la fine del secolo, poiché le temperature sono in ascesa.

L’inseminazione delle nuvole a Dubai

Dubai si sta preparando per una seconda ondata di maltempo. Ma non mancano illazioni sul fenomeno noto come “cloud seeding” o “inseminazione delle nuvole” – in italiano -. Recentemente è stata avviata tale missione anche a Dubai. Ma modificare le precipitazioni attraverso sostanze di origine chimica è possibile? Cosa dice la scienza? Sì, in parte.

La tecnica esiste da decenni – ideata nel 1981 – e negli ultimi anni gli Emirati Arabi Uniti l’hanno utilizzata per contribuire ad affrontare la carenza d’acqua. Ciò può essere fatto utilizzando aerei per rilasciare piccole particelle ecocompatibili nell’atmosfera. I nano-materiali più comuni utilizzati per tale processo sono lo ioduro d’argento, lo ioduro di potassio e il ghiaccio secco, rivestiti da titanio.

Specialmente in zone aride, l’inseminazione delle nuvole può aiutare a far cadere più pioggia per scopi di irrigazione e gestione delle risorse idriche, ridurre la grandine, combattere gli incendi. È una tecnica infallibile? Purtroppo no. L’efficacia dell’inseminazione delle nuvole dipende da diversi fattori.

L’inseminazione delle nuvole e le piogge da record sono collegabili?

Nelle ore successive alle inondazioni, non pochi utenti dei social media (specialmente TikTok) si affrettano ad attribuire erroneamente il clima ingente esclusivamente alle recenti operazioni di cloud seeding nel Paese. Rapporti di Bloomberg – software company -suggeriscono che gli aerei per il cloud seeding fossero stati approvati nelle giornate di domenica e lunedì, ma non martedì, quando si è verificata l’inondazione.

Il meteorologo della BBC Weather Matt Taylor ha notato che il maltempo era già stato previsto. “Prima dell’evento, i modelli computerizzati (che non tengono conto dei potenziali effetti di seeding delle nuvole) prevedevano già che la pioggia sarebbe caduta per oltre un anno in circa 24 ore”, ha affermato ai microfoni della BBC.

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