Francia, rischio galera e multa per gli influencer

di Antonucci Carola
5 Min.

Una nuova legge è stata approvata dal Parlamento francese su proposta di Arthur Delaporte – partito socialista – e Stéphan Vojetta – del partito Renaissance. La legge prevede dei paletti per limitare l’abuso, da parte di influencer, dei social. Vediamo nel dettaglio di cosa di tratta.

Gli influ-voleurs in Francia

Francia limita il potere degli Influencer
Influencer Jess Hunt viene accusata di ritoccare le foto dopo gli scatti sotto la Torre Eiffel © MetroNews

Sono circa 150.000 gli influencers in Francia, numero che ha portato il Parlamento Francese a ricorrere ad una limitazione del loro lavoro.

Molti di loro hanno un pubblico discreto, ma altri sono davvero delle celebrità in territorio francese e non, in grado di “influenzare” milioni di persone.

L’idea di promuovere questo provvedimento viene dal rapper Booba che ha attaccato mediaticamente questa fascia di influencers che promuovevano, per lavoro, pratiche pericolose ad un pubblico anche molto giovane. Booba ha coniato il termine influ-voleurs – in inglese influ-thieves – che va a sottolineare il loro essere “ladri”.

I due parlamentari che hanno proposto la normativa hanno affermato che sono consapevoli che il lavoro via social non cesserà mai di esistere, ma che il governo ha il compito di sorvegliare e punire i trasgressori. Il tutto per tutelare il pubblico di giovanissimi.

Cosa prevede la legge sugli influencer

Influencer e Francia, lavoro limitato
Fanny Bourdette Donon e Solange Smith, due modelle francesi © Elle

La legge approvata gli scorsi giorni alla Camera Alta prevede il divieto per gli influencer di promuovere prodotti o pratiche pericolose, come la chirurgia estetica o i prodotti che contengono nicotina.

Possiamo essere orgogliosi di questo accordo senza precedenti.

senatore Amel Gacquerre, incaricato di presentare il disegno di legge.

Il testo definisce questo settore di lavoratori come «persone fisiche o giuridiche che, a pagamento, usano la loro notorietà per influenzare il loro pubblico e per promuovere beni e servizi online».

Come già detto precedentemente, oltre a vietare pratiche pericolose di chirurgia estetica – per le quali bisogna affidarsi solo a medici specializzati – il testo vieta anche l’annuncio di un’eventuale astensione terapeutica, scommesse o giochi d’azzardo.

Anche le immagini promozionali, nel caso delle pubblicità di cosmetici, hanno dei limiti. Se è raffigurata una modella, ad esempio, si deve indicare se è stata sottoposta a ritocchi su programmi o di chirurgia.

Per chi viola la legge rischia due anni di galera e una multa fino a 300.000 euro.

Rafforzare il potere delle autorità

Il parlamento aumenta il potere alle autorità competenti per sorvegliare le influencer e i loro agenti.
Polizia ferma due influencer che si denudano davanti la Torre Eiffel © Metropoles

Diversi senatori, nell’approvare la legge, hanno espresso il volere di rafforzare in futuro il potere delle autorità competenti. Nel discorso sono compresi anche DGCCRF – Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes – e Autorità per i mercati finanziari.

Il mese scorso Bruno Le Maire, ministro dell’Economia, aveva avvertito il governo che il settore del beauty «non può essere un Far West». Questo ha portato Gacquerre a predisporre dei mezzi per far lavorare gli sceriffi in modo corretto.

Gli influencers, ovviamente, non lavorano da soli. Hanno dietro degli agenti che accettano o declinano i lavori proposti dalle agenzie. La legge prende in considerazione anche il loro lavoro e verranno regolamentati.

Ci sarà un contratto scritto obbligatorio quando gli importi coinvolti superano una certa soglia, mentre per molti influencer di successo che operano in altri Paesi al di fuori dell’Unione europea, la Francia chiede un proprio rappresentante legale per l’Europa, al quale poter fare riferimento in caso di violazioni.

Tra gli obiettivi, vi è quello della creazione di un fondo che serve a risarcire le potenziali vittime. L’Umicc – Unione delle professioni di influenza e dei creatori di contenuti – ha definito queste misure come essenziali.

Scritto da Carola Antonucci

fonti: Euronews


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