Campi Flegrei: area di polemica per un documentario svizzero

L'INGV rassicura: “Nessuna catastrofe in vista”.

di Dudnic Radu
2 Min.

Nelle ultime settimane, la paura di un’eruzione imminente dei Campi Flegrei riversa tremore attorno alla situazione del napoletano, e non solo. In base a quanto riportato si addita la responsabilità ad un documentario svizzero, “Napoli: il supervulcano che minaccia l’Europa“. Il filo conduttore della trama basa gli scenari su eventi apocalittici, infoltiti dalla conoscenza di eventi storici accaduti migliaia di anni fa.

I Campi Flegrei, caldera vulcanica situata nella zona occidentale di Napoli, sono coinvolti in un processo in corso dal 2004.

Il documentario svizzero sui Campi Flegrei

In data 4 aprile 2024, la trasmissione Falò della RSI svizzera ha trasmesso un servizio basato sui Campi Flegrei in riferimento a un’eruzione apocalittica. L’INGV, istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha smentito i dubbi diffusi con una nota di chiarimento.

Il documentario definisce ciò che sappiamo delle due eruzioni più note mai avvenute attorno ai Campi Flegrei, la cosiddetta “Ignimbrite campana” risalente a 40mila anni fa; e “Il tuffo giallo napoletano” registrato circa 15mila anni fa. Le immagini richiamano nubi di cenere «alte decine di chilometri», «nuvole infuocate che scendono verso il mare», «aria satura di cenere» e Napoli sepolta «sotto 30 metri di materiale vulcanico»-  il tutto narrato da una voce fuoricampo.

Il volume di magma emesso nelle 27 eruzioni degli ultimi 5.500 anni l’ultima fu nel 1538 è stato inferiore a 3 chilometri cubi. Dunque per antitesi, si stima che in ciascuna delle due eruzioni più rilevanti, come la Ignimbrite campana e il Tufo giallo napoletano, sia stata eruttata una quantità di magma di decine se non centinaia di chilometri cubi.

Le eruzioni passate non sono un indicatore affidabile per il futuro. Negli ultimi 5.500 anni, i Campi Flegrei hanno emesso quantità di magma relativamente limitate, ben lontane da quelle delle eruzioni più devastanti del passato.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rassicurato riguardo alle previsioni catastrofiche, legati al pericolo bradisismo dei Campi Flegrei. Non vi è motivo di panico al momento. Gli esperti monitorano attivamente la situazione e chiariscono:

«l’attuale piano di evacuazione della zona intorno al vulcano è stato definito considerando un’eruzione più grave, di scala media»

I piani di evacuazione sono già in atto e vengono continuamente aggiornati. Le autorità hanno già definito un piano per evacuare la zona in caso di un’eruzione di media scala, e stanno lavorando per infoltirlo

La situazione dei Campi Flegrei è sotto vigoroso controllo da parte degli esperti, che rassicurano la popolazione sulla mancanza di basi scientifiche valide riguardo a un rischio di un’eruzione catastrofica.

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