L’esposizione della violenza nei mass media

di Alessia Giurintano
4 Min.

I mass media sono uno strumento potentissimo, i cui effetti non sono sempre positivi. 

Hanno una funzione performativa, veicolando  un messaggio che deve essere conforme alla società di appartenenza. 

Quello che si verifica invece è la produzione e l’esposizione sempre maggiore a contenuti violenti, inopportuni, negativi. 

Il rischio è quello di provocare un senso di paura e di frustrazione, fino a confondere la zona di confine fra reale e virtuale. 

L’esplicitazione della violenza nel linguaggio mediatico

La violenza nei mass media sul singolo e sulla collettività 

I mass media hanno inoltre una potenza imitativa, portando avanti l’idea che i modelli mostrati possano riprodursi. 

Di questi, vengono messi in mostra i vantaggi, affinché tali modelli di comportamento e azione siano legittimati sul piano sociale. 

A tutti gli effetti, i mass media sono persuasivi, generando condizionamento e plasmando azioni e coscienze. 

Il sociologo Marshall McLuhan afferma:

«Tutti i media ci investono interamente. Sono talmente penetranti nelle loro conseguenze personali, politiche, economiche, estetiche, psicologiche, morali, etiche e sociali, da non lasciare alcuna parte di noi intatta, vergine, immutata».

La messa in mostra della violenza e il pericolo contemporaneo 

Più recentemente si è insistito sul valore costruttivo del mezzo mediatico. 

Esso, cioè, plasma la realtà, orientando l’immaginario e la percezione della collettività sul reale. 

Un effetto pericoloso di questo potere, è quello di proiezione e identificazione del singolo con ciò che vede. 

La connessione tra mass media e violenza è stata oggetto di indagine nella contemporaneità. 

Le differenti forme di pensiero coincidono in alcuni punti sugli effetti di questa esposizione: 

  • tendenza all’imitazione;
  • tendenza all’inibizione; 
  • tendenza all’azione legittimata 

Cosa rende affascinanti questi contenuti? 

L’attrazione verso emozioni forti, il brivido del proibito e in un certo senso la romanticizzazione della violenta criminalità, sono i fattori principali. 

I mass media, attraverso l’esibizione della violenza esplicita e costante, legittimano questo genere di comportamenti, normalizzandoli

Questo giustifica le tendenze – per così dire- devianti che si registrano nella contemporaneità. 

In definitiva, se si verifica una sempre maggiore diffusione di violenza, significa che siamo obbligati ad interrogarci sulla radice del fenomeno. 


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