Israele-Gaza: le notizie del 15 novembre 2023

di Emanuele Lo Giudice
4 Min.

Gli aggiornamenti in tempo reale sulla guerra Israele-Gaza, che sta succedendo?

Israele-Gaza

Continua la guerra Israele-Gaza, che ha portato alla morte di quasi 13mila civili. Rimane aperta la possibilità di un accordo per il rilascio degli ostaggi, dal quale però la Jihad islamica potrebbe rimanere esclusa. Il Parlamento israeliano (Knesset) ha approvato ieri una modifica alla legge antiterrorismo, grazie alla quale il Ministro della Difesa può classificare come « terrorista » un individuo o un gruppo di individui senza alcun limite senza che questi siano già stati considerati tali da altre Organizzazioni o Stati.

L’ONU rimane sotto attacco israeliano per le posizioni del Segretario Generale Guterres, che ha più volte criticato i bombardamenti sui civili. L’OMS reitera l’allarme riguardo le strutture sanitarie, quasi completamente bloccate dalla mancanza di carburante e dai bombardamenti.

Ecco gli aggiornamenti in tempo reale!

18:00 – Richiesta l’evacuazione di alcune zone del sud della Striscia di Gaza

Per la prima volta dall’inizio della guerra Israele-Gaza, Tel Aviv ha ordinato l’evacuazione di alcune zone del sud. Dopo aver richiesto lo sfollamento interno verso sud di più di un milione di persone, Israele intensifica le operazioni anche nel meridione della Striscia. Alcune conferme sarebbero arrivate anche da residenti delle zone interessate, tra cui Al Qarara, Khuzaa, Bani Suheila e Abasan.

16:00 – Israele sta ancora negoziando, ma ha il controllo di al-Shifa

Hamas comunica che Israele ancora non ha accettato l’accordo, Tel Aviv starebbe ancora negoziando. L’ONU ha presentato un piano in 10 punti per fermare la « carneficina a Gaza », richiamando nuovamente al rispetto del diritto internazionale umanitario. L’ospedale al-Shifa, il più grande fi Gaza, è sotto controllo israeliano, comunica Hamas.

14:00 – sì all’accordo

Hamas avrebbe accettato un accordo parziale sul rilascio degli ostaggi. L’accordo prevedrebbe il rilascio di 50 ostaggi in cambio di tre giorni di tregua. A riportarlo è Reuters, il quale comunica anche che Israele rilascerebbe alcune donne e bambini detenuti, oltre a facilitare l’accesso di aiuti umanitari.

12:00 – UNRWA: « gran parte della popolazione senza acqua »

L’agenzia ONU ha comunicato che entro oggi il 70% della popolazione di Gaza sarà senza acqua pulita. « Siamo al collasso » ha sostenuto l’UNRWA, « Avere carburante solo per i camion non salverà più vite umane. Aspettare più a lungo costerà vite umane ».

10:00 – l’IDF interroga pazienti e personale medico al-Shifa

Le forze armate israeliane avrebbero fatto irruzione nel complesso medico, perquisendo « stanza per stanza, corridoio per corridoi ». L’IDF starebbe inoltre interrogando il personale medico e i pazienti, ai quali è stato comunicato di iniziare a prepararsi per l’evacuazione dell’ospedale. « All’ospedale al-Shifa un crimine contro l’umanità », commenta il Ministro della Sanità dell’Autorità nazionale palestinese. A riportare degli interrogatori è la BBC assieme ad Al Jazeera.

8:00 – carburante in arrivo a Gaza per la prima volta dall’inizio della guerra Israele-Gaza

La Mezzaluna Rossa egiziana ha comunicato che un convoglio con carburante è entrato per la prima volta a Gaza. La mancanza di carburante sta mettendo a dura prova gli ospedali, diversi dei quali hanno reparti fuori funzione. Anche i mezzi per l’evacuazione dei pazienti sembrano rimanere bloccati dalle operazioni militari. L’UNICEF commenta la guerra Israele-Gaza, « una situazione devastante, che ha messo in pericolo un milione di bambini ».

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