Israele-Gaza: le notizie del 20 novembre 2023

di Emanuele Lo Giudice
4 Min.

Gli aggiornamenti in tempo reale sulla guerra Israele-Gaza, che sta succedendo?

Israele-Gaza

Vanno avanti i negoziati sugli ostaggi, sebbene Hamas abbia comunicato ieri sera di un accordo pattuito per il rilascio di 50 ostaggi. Israele ha prontamente negato, sostenendo che nessuna tregua temporanea era stata trovata. La guerra Israele-Gaza continua e « se Israele non si ferma, la regione cambierà ». A sostenerlo è l’Iran, il quale sottolinea la possibilità sempre più ampia che il Medio Oriente possa trovarsi in una vera e propria crisi regionale.

L’Egitto ha aperto gli ospedali ai neonati prematuri ricoverati all’ospedale al-Shifa, i quali risultano ad oggi evacuati.

13:00 – i primi aggiornamenti della giornata sulla guerra Israele-Gaza

In Israele al Knesset discute della pena di morte per terrorismo, ma i parenti degli ostaggi danno contro al Parlamento. « Metterete a rischio i negoziati » ha sostenuto qualche familiare degli ostaggi detenuti da Hamas, secondo cui la discussione aperta in Parlamento minerebbe la riuscita degli accordi.

Al valico di Rafah sono presenti 40 camion di aiuti umanitari pronti ad entrare a Gaza, dove per la prima volta dall’inizio della guerra Israele-Gaza è entrato un ospedale da campo.

L’UE ha discusso sul piano del “dopoguerra” ed è giunta alla conclusione che dovrà essere l’Anp a governare Gaza, la quale si è detta già pronta. « Il vuoto lasciato dovrà essere riempito, ma né da Israele né da Hamas. Serve l’autorità palestinese » ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Stano.

Continuano, inoltre, gli scontri sul confine nord, sul quale cadono missili provenienti dal Libano. Hezbollah continua infatti a rispondere ai raid israeliani contro le proprie basi, anche se formalmente non è in guerra.

19:00 – siamo vicini ad un accordo per una tregua?

L’UNRWA comunica che gli sfollati nella Striscia sono ad oggi 1,7 milioni, un numero che tende ad aumentare sempre di più, soprattutto con la possibilità di ripiego militare verso il sud, dove Israele ha già chiesto di evacuare alcune zone. A Rafah sono arrivati 65 bambini malati provenienti da Gaza, 41 dei quali hanno un tumore. La Turchia li accoglierà per tenerli sotto cura, stessa cosa sta facendo l’Arabia Saudita, che ne ha accolti già 20. L’Egitto continua ad ospitare gli sfollati, per un totale di quasi 7mila persone fino ad adesso.

Continuano gli attriti tra Israele e il Sudafrica, il cui ambasciatore è stato oggi convocato da Tel Aviv per le « parole provenienti dal suo governo ». Non poche ore prima, infatti, una ministra del governo ha sostenuto della necessità di fermare le operazioni a Gaza e che si inizino ad emettere mandati di arresto internazionale per i leader israeliani.

Guterres, Segretario Generale ONU, ha richiesto la pace per i bambini di Gaza, i quali continuano a morire sotto i bombardamenti. Su 13.300 morti nella Striscia, si contano infatti 5500 bambini. Secondo il Segretario Generale dell’ONU dopo la guerra non serve un protettorato delle Nazioni Unite a Gaza, bensì l’unione delle forze di diversi attori internazionali, tra cui un’Autorità palestinese rafforzata.

Israele sembra intanto aver occupato il Palazzo di Giustizia di Gaza, edificio che si aggiunge ai luogo di governo già presi dalle forze dell’IDF. Dagli Huthi yemeniti filo-iraniani arriva inoltre la comunicazione riguardo le navi israeliane, ritenute obiettivi ovunque. « Le navi israeliane sono obiettivi legittimi per noi ovunque… e non esiteremo ad agire » ha sostenuto il leader del gruppo paramilitare ribelle.

Gli Stati Uniti confermano la possibilità di un accordo tra Israele e Hamas per un rilascio parziale degli ostaggi e per una tregua di 5 giorni. Israele si pronuncia senza dare sicurezza, ma secondo Hamas questo potrebbe essere concluso già oggi.

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