Il grande Lebowski compie 25 anni e torna in sala

Un cult degli anni '90 che ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura pop e cinematografica.

di Nina D'Amato
2 Min.

Quella del “Grande” Lebowski è una vita vissuta con dissoluta leggerezza, tra una sala da bowling e qualche spinello di tanto in tanto. È un film che è divenuto un cult. Una pellicola ironica, istrionica, alienante e malinconica che affascina e incarna intere generazioni da 25 anni. Torna al cinema restaurata in 4k.

Trama

Due sicari, inviati dal pornografo Treehorn, irrompono nell’appartamento di Jeff Lebowski, detto Drugo, disoccupato giocatore di bowling, rimasto legato agli anni Settanta. Ma hanno sbagliato, perché il loro obiettivo è un altro Jeff Lebowski, un miliardario di Pasadena, ma prima di andare via sporcano il tappeto all’ingresso.

Deciso ad ottenerne la sostituzione, Drugo va a casa del suo omonimo. Sottrae un tappeto e, in seguito, viene richiamato ed incaricato dal riccone di consegnare il riscatto per liberare la propria giovane moglie Bunny, attricetta porno presa prigioniera da un gruppo di nichilisti tedeschi. Ma la consegna fallisce, causa la goffaggine di Walter, amico di Drugo e veterano del Vietnam. Maude, figlia del miliardario e pittrice eccentrica, convoca a sua volta Drugo, gli dice che il rapimento potrebbe essere un’invenzione e lo invita a tenere i contatti con Treehorn

Il grande Lebowski torna al cinema

Scena dal film | Il grande Lebowski

Scritto e diretto dal genio creativo dei fratelli Coen – nello stesso periodo di Barton Fink – il film fece il suo esordio al botteghino il 6 marzo 1998. Un debutto in sordina come capita a tanti cult della storia del cinema.

Non fu immediatamente apprezzato né dal pubblico né tantomeno dalla critica, ma ha conquistato pian piano un posto nell’olimpo dei cult. Un film che esalta uno stile di vita che si contrappone alle rigide regole della società. Un’opera in grado di parlare senza mezzi termini e che, dal 6 novembre, torna in tutte le sale cinematografiche in 4k.

Di Carola Antonucci.


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