Hollywood paralizzata: migliaia di sceneggiatori in sciopero

di Emanuele Fornito
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Sono passati ormai più di due mesi da quando il Writers Guild of America, cioè il sindacato a tutela degli sceneggiatori statunitensi, ha indetto uno sciopero dopo ben quindici anni dall’ultima volta. Ad oggi, però, la situazione sembra non migliorare. Ma andiamo con ordine.

Cos’è successo?

Dagli inizi di maggio il sindacato degli sceneggiatori ha deciso di far sentire la propria voce in contrasto a due grandi problemi: salari bassi e pericolo AI.

Gli sceneggiatori, che il più delle volte vengono pagati a settimana, stanno infatti protestando a causa di compensi non in linea con la mole di lavoro svolto, che, negli ultimi tempi, è sempre maggiore. A ciò bisogna aggiungere inoltre la mancanza di tutele contrattuali riguardo l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

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Gli sviluppi della vicenda

Se ad inizio giugno la situazione sembrava in via di risoluzione, oggi non possiamo dire altrettanto. È stato il sindacato dei registi a muovere il primo passo verso un accordo preliminare presentato agli Studios di Hollywood che, tuttavia, è stato rifiutato. Lo sciopero intanto continua e, negli ultimi giorni, si è concretizzata l’idea di un ulteriore sciopero, stavolta degli attori.

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Le conseguenze

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È indubbiamente un periodo non facile per Hollywood, che non vedeva uno sciopero congiunto tra sceneggiatori ed attori dal 1960. A risentirne, oltre ad eventi come gli Emmys, sono naturalmente i set che erano in corso, i quali hanno subìto rallentamenti sostanziali e, in alcuni casi, l’annullamento dei progetti. Riteniamo tuttavia che le motivazioni alla base delle proteste abbiano priorità sul mero intrattenimento di massa e sul guadagno delle grandi case di produzione, le quali, anziché optare per freddi algoritmi, dovrebbero valorizzare l’estro creativo umano, e garantire ai lavoratori dignità, soprattutto in una situazione socio-economica, come quella attuale, decisamente non facile.

Scritto da Emanuele Fornito


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Fonti: Ansa, SkyTg24, Domani, Comingsoon

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