Dove si studia meglio, sul libro cartaceo o digitale?

di Antonucci Carola
5 Min.

Tra i nativi digitali l’uso sempre più frequente di mezzi elettronici – non solo per la lettura di piacere – si è fatto strada dopo la pandemia da Covid19. Ha infatti obbligato milioni di studenti ed insegnanti a dover far uso di dispositivi elettronici per l’apprendimento. Nel corso degli ultimi anni molti di loro si sono quindi chiesti se sia più efficace studiare in digitale o sul tradizionale libro cartaceo. Vediamolo insieme.

Dati alla mano, libro cartaceo o digitale?

Libro cartaceo o digitale

Un sondaggio che Bay View Analytics condotto tra insegnanti e studenti ha rivelato che il 43% dei docenti universitari crede che si impari meglio con i materiali stampati, il 41% ha un giudizio neutrale e il 16% è in disaccordo. Dello stesso avviso sono gli studenti intervistati.

Per la maggior parte degli studenti toccare con mano e osservare visivamente un libro, facilita l’apprendimento e riesce a prolungare la conoscenza a lungo termine.

Durante le inchieste portate avanti da studiosi per misurare la comprensione del testo, i soggetti hanno letto dei paragrafi e successivamente risposto a delle domande. Indipendentemente dalla fascia d’età presa in esame, il comportamento è risultato pressoché molto simile.

Per un testo che supera le 500 parole, la comprensione è stata maggiore utilizzando lettura cartacea. La carta stampata ha, infatti, un maggiore impatto sulla memoria e facilita la rielaborazione dei dati. Questo è stato evinto dalle risposte ai quesiti di deduzione e di memoria dei dettagli poste agli intervistati.

Altre ricerche su studenti americani hanno portato alla luce delle affermazioni particolari, ad esempio che leggendo su un libro cartaceo i concetti «affondano di più nella mente» e si riescono a rappresentare «più vividamente».

Nel 2009 la California ha emanato una legge secondo la quale tutti i testi universitari dovranno essere accessibili in forma digitale entro il 2020. In Florida nel 2011 i legislatori hanno stabilito che le scuole pubbliche devono convertire i testi in versioni digitali.

Non tutti amano la carta

Libro cartaceo o digitale?
© LaRepubblica

Gli studi sembrerebbero portare in un’unica direzione. Leggere su carta richiederebbe alla mente umana uno sforzo maggiore e questo avrebbe come conseguenza un ricordo più nitido.

Alcuni studenti non si trovano in accordo con tale affermazione. Durante le diverse inchieste hanno infatti sottolineato che il libro in digitale ha un’impaginazione che fa sembrare il testo in questione più corto e meno noioso rispetto al libro cartaceo. Si aggiunge anche che la carta stampata concilia più facilmente il sonno, rispetto ad uno schermo digitale che riesce a mantenere attiva l’attenzione.

Inoltre, gli studenti intervistati preferiscono la versione digitale perché permette loro di accelerare con la lettura, non sprecando tempo a dover girare pagine quando possono semplicemente scorrere con il dito lo schermo.

Se questa scelta, per le loro ragioni da non biasimare, porta certi benefici dall’altra non permette loro di eccellere nei test di comprensione, ottenendo risultati bassi.

Un punto di incontro tra le due opzioni

Se i risultati, alla fine dei giochi, virano verso libri stampati per ragioni di apprendimento, vi è anche del beneficio con il digitale. Non è la prima volta che si parla di costi nell’editoria – non solo per la lettura di piacere – e questo lo si deve all’emergenza della carta (per intenderci, costa di più perché ne viene prodotta meno). La diffusione di testi scolastici in e-books permette un risparmio che non grava sullo stipendio della famiglia o dello studente.

È interessante l’aver osservato come la preferenza possa cambiare da studente a studente, motivo per cui non si avrà mai una risposta certa e univoca. Sta quindi nell’insegnante poter valutare entrambe le opzioni e cercare un punto d’incontro che permetta l’uso di entrambi i mezzi.

Se i motivi che ci portano ad approcciarci allo studio cambiano da persona a persona, anche i metodi dovrebbero essere estremamente personali. Questo comporta che una scelta, a seconda di ciò che dobbiamo leggere o apprendere, sia concessa con entrambi i mezzi disponibili.

Se la necessità è quella di un veloce apprendimento di concetti base, gli studi evincono che la scelta del digitale sia quella adeguata. Al contrario, se quello che ci occorre è un apprendimento più rigoroso, profondo e duraturo, quello da prediligere è un testo cartaceo.

Scritto da Carola Antonucci

Fonti: educationmakerting, 123imparoastudiare


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati