Cosa vedono e sentono i neonati?

di Costanza Maugeri
6 Min.

Come vediamo e ascoltiamo il mondo appena nati? Del primo anno della nostra vita non abbiamo alcuna memoria e tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo chiesti come percepivamo il mondo da neonati. L’udito e la vista si sviluppano immediatamente appena veniamo alla luce o il loro sviluppo richiede un arco di tempo maggiore?

La vista nei neonati

La vista rappresenta un fattore fondamentale per lo sviluppo del bambino e lo sviluppo dell’apparato visivo raggiunge la sua piena maturazione all’ottavo mese di vita.

Seguiamo questo sviluppo pian piano nel primo anno di vita.

La vista dei bambini alla nascita

Alla nascita, la profondità visiva del bambino è di 20-30 centimetri. Essi sono sufficienti per cogliere la forma e i lineamenti del viso dei genitori che lo tengono in braccio.

L’ambiente circostante è un insieme indistinto di forme, luci e movimenti, che gli occhi del bambino ancora poco coordinati non riescono a distinguere.

Dopo un mese di vita

Dopo un mese gli occhi del bambino cominciano ad essere più coordinati, ciò permette al neonato di seguire un oggetto in movimento o il movimento degli occhi dei genitori.

Dopo due mesi di vita

Il bambino inizia a distinguere le tonalità di colore, in particolare i colori accesi e vivaci e i contrasti cromatici, come ad esempio il bianco e il nero. Ciò permette al bimbo di caratterizzare meglio e più facilmente gli oggetti, abilità che si perfezionerà con il tempo.

Dopo quattro mesi di vita

Raggiunti i 4 mesi di vita, il neonato ha ormai padronanza della percezione di oggetti in movimento. Riesce inoltre a percepire la profondità degli ambienti, la dimensione e la distanza degli oggetti. Queste abilità gli permettono di interagire con l’ambiente circostante, afferrando e lanciando gli oggetti a lui vicini.

Dopo sei mesi

A partire dai sei mesi, la messa a fuoco diventa precisa. Questo permette al bambino di caratterizzare oggetti molto piccoli. Abilità interessante che si inizia a sviluppare è l’identificazione degli oggetti, anche quando ne vede solo una parte. Essa si può sperimentare con il classico gioco del “Bu-Bu settete”.

Dopo otto mesi

Ad otto mesi il neonato, oltre ad aver acquisito il colore degli occhi definitivo, è ormai dotato di una capacità visiva uguale a quella di un adulto.

Tale capacità gli permette, raggiunti i 12 mesi di vita circa, di avere una capacità visiva adatta ai suoi spostamenti , che diventano sempre più sicuri nell’ambiente circostante.

Cosa sentono i neonati?

A differenza della vista, l’udito si sviluppa già nel grembo della madre. Il feto, alla trentesima settimana di gestazione, riesce a sentire il battito materno e la voce (della madre).

Perchè, allora, l’udito nel neonato non è sviluppato come quello di un adulto?

  • la dimensione del suo orecchio (la parte dell’orecchio fra la membrana timpanica e l’orecchio interno) contiene del liquido che si riassorbe dopo un po’ di tempo.
  • il suo  sistema uditivo non è ancora perfettamente sviluppato
  • il suo lobo temporale (la parte del cervello da cui dipende anche il senso dell’udito) deve svilupparsi ulteriormente.

L’udito alla nascita

Il bambino non sente perfettamente, ma riconosce la voce della madre e reagisce con il pianto o con il riflesso di Moro a stimoli sonori forti ed improvvisi.

Dopo tre o quattro mesi

Il lobo temporale del neonato è maggiormente sviluppato, sorride quando sente voci familiari poiché l’udito è più recettivo.

Inoltre, il bambino comincia ad imitare i suoni dei genitori, guardando la loro bocca, tramite la lallazione .

Dopo sei o sette mesi

Il neonato riesce ad individuare da quale direzione proviene il suono e si gira dalla parte giusta. Riesce a distinguere le voci dei familiari e di solito ama ascoltare la musica.

Dopo un anno

Ad un anno, i bambini sentono perfettamente!

Sicuramente non ci ricorderemo mai la prima immagine dei nostri genitori o il battito cardiaco della mamma nel suo grembo.

E’ meraviglioso pensare che quelle percezioni così pure, rimarranno per sempre in una camera segreta della nostra mente, protette dalla corruzione di un mondo in cui il passo frettoloso dei nostri piedi, difficilmente ci fa godere pienamente dell’incontro con altri occhi e del suono, che in un abbraccio, altre anime ci infondono.

Scritto da Costanza Maugeri


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