L’Aia, Greta Thunberg è stata arrestata insieme a 400 manifestanti

Extinction Rebellion guida la 37ima missione per bloccare la A12 ma fallisce

di Dudnic Radu
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 4 Min.

Il previsto blocco dell’autostrada A12 a “L’Aia”, nei Paesi bassi, capitanata dal gruppo di attivisti climatici “Extinction Rebellion” non ha avuto successo sabato pomeriggio. Diversi manifestanti sono stati tratti in arresto, tra cui la svedese Greta Thunberg. La giovane svedese ha ribadito il suo messaggio durante l’arresto:

«È importante manifestare oggi perché viviamo in uno stato di emergenza globale. Sono decenni che è stato promesso di agire ciò non accade, vediamo se ora funzionerà».

Extinction Rebellion e Greta Thunberg prima dell’arresto

Sabato 6 aprile, centinaia di attivisti, tra cui la rinomata Greta Thunberg, hanno affrontato un confronto diretto con la polizia all’Aja. Extinction Rebellion XR, l’organizzazione a capo della missione, prevedeva di occupare l’autostrada A12 per la 37esima volta. Con questa azione il gruppo mirava a sfidare i sussidi e i favoritismi fiscali a favore delle aziende fossilifere. «Stop ai sussidi per il carburante ora!», «Il pianeta sta morendo!», questi sono alcuni degli slogan riportati sui cartelloni e sulle bandiere accompagnate dalla scritta XR.

L’attivista svedese ha unito il suo nome alla causa, ma una schiera imponente di forze dell’ordine, compresi furgoni e agenti a cavallo, ha sbarrato loro la strada. Era pronto anche un cannone ad acqua. «Si sarebbe potuta usare la violenza» se gli attivisti avessero cercato di raggiungere la A12, hanno avvertito le forze dell’ordine.

Secondo quanto riportano le cronache locali, de Telegraaf, alcuni di loro sono stati tratti in arresto, tra cui la stessa Greta Thunberg.

L’arresto di Greta Thunberg

Il fermo dell’attivista svedese è stato di breve durata, poiché si è poi rapidamente riunita ai manifestanti. Poco dopo essere stata allontanata, si è seduta nuovamente con diverse dozzine di manifestanti, dove è stata tratta in arresto per la seconda volta. La polizia è dovuta intervenire facendola salire su un autobus per i detenuti. assieme ad altri manifestanti.

Un portavoce della polizia ha rivelato a De Telegraaf che i manifestanti arrestati solitamente non vengono trattenuti, ma portati via. «L’obiettivo è tenerli lontani dalla strada. Se si siedono di nuovo, verranno arrestati di nuovo e portati via». Per questa ragione, la maggior parte dei circa 400 manifestanti arrestati per aver violato la legge sulle manifestazioni pubbliche, sono stati ora rilasciati, compresa Greta Thunberg, ha detto sabato sera la polizia.

Per l’attivista svedese non è il primo arresto

La parentesi de “L’Aja” non è il primo caso di arresto per Greta Thunberg. Un altro altro fermo risale a marzo 2023 ad Oslo, in Norvegia. L’attivista svedese è stata fermata mentre protestava con attivisti locali a favore degli indigeni Sami. Successivamente, nel giugno 2023, viene segnata la data del primo vero e proprio arresto, a Malmö, in Svezia. Imputato il reato di “aver rifiutato di obbedire al comando della polizia” e di lasciare la protesta.

 

Era già accaduto lo stesso, lo scorso 17 ottobre, a Londra durante una protesta contro i colossi petroliferi. Insieme ai manifestanti di “Fossil Free London” si è tentato di bloccare l’accesso all’Intercontinental Hotel, sede di ritrovo per i dirigenti petroliferi. Per non avere lasciato il logo della protesta nonostante gli avvertimenti degli agenti, Thunberg è stata condannata a una multa di 4.500 corone svedesi (circa 390 euro).

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