83 anni fa la “Campagna di Polonia”: Hitler dava il via alla Seconda guerra mondiale.

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 6 Min.

La Polenfeldzug, la campagna che portò l’Europa in guerra. Dal blitzkrieg allo spartimento dei territori polacchi per mano di Hitler.

1 Settembre 1939 – La Wehrmacht tedesca (Forze armate) entra in Polonia. Si dà il via al Piano Weiß (Caso Bianco), la nuova dottrina di “guerra mobile” basata sull’azione simultanea delle forze aeree e di terra.

La mobilitazione delle truppe tedesche fu tenuta in segreto il più possibile, così da evitare impedimenti dalle altre potenze. Le truppe vennero messe in stato d’allarme il 31 Agosto, pronte a intervenire e a entrare in Polonia.

Che successe prima dell’invasione della Polonia?

Adolf Hitler

Adolf Hitler, salito al potere nel 1933, aveva preso la direzione del cancellierato tedesco con la promessa di porre fine all’umiliazione che la Germania viveva dalla firma del Trattato di Versailles, che pose definitivamente fine alla Prima guerra mondiale. Il Trattato di Versailles ridimensionava i confini della Germania, applicava restrizioni nei riguardi del corpo militare tedesco e prevedeva la cessione delle colonie tedesche alle altre potenze. L’auspicio era quello di evitare che la Germania, incolpata dello scoppio della Grande guerra, potesse rimanere una potenza forte nel cuore dell’Europa. Per i tedeschi il Trattato fu un’umiliazione pesante, tanto da essere considerato un diktat poiché firmato sotto minaccia delle potenze vincitrici. La politica estera di Hitler era destinata a far sì che si riformasse una Grande Germania, con la ripresa dei territori persi e con l’annessione al III Reich dell’Austria, paese natale del Führer.

Perché la politica estera nazista non venne fermata?

La Francia e la Gran Bretagna portarono avanti una politica di pacificazione, credendo che Hitler sarebbe rimasto al potere poco tempo. Le concessioni al volere della Germania hitleriana assicuravano un equilibrio di pace in Europa, non completamente pronta per affrontare una nuova guerra.

Neville Chamberlain

La politica dell’appeasement (acquiescenza) di Chamberlain, Primo Ministro inglese dal 1937 al 1940, portò la Germania a perseguire una politica sempre più aggressiva nei confronti dell’Europa.

La revoca delle limitazioni militari e la rimilitarizzazione della Renania, zona geografica nell’area occidentale della Germania, precedettero solo di qualche anno l’Anschluss, uno dei capisaldi della politica estera nazista. L’annessione austriaca del Marzo 1938 fu la prima espansione territoriale tedesca, primo passo della conquista europea cui il Führer auspicava.

Dopo l’Austria, Francia e Gran Bretagna firmarono l’Accordo di Monaco per il ritorno della Regione ceca dei Sudeti, la Sudetenland, al reich tedesco. La questione dei Sudeti fu un’ulteriore concessione che permise ad Adolf Hitler di ridisegnare la cartina politica europea, smembrando in pochi mesi l’intera Cecoslovacchia. Subito dopo lo smembramento della Cecoslovacchia era ormai chiaro agli occhi dell’Europa che Hitler non avrebbe posto un freno alle sue mire espansionistiche, utili per la creazione di uno spazio vitale necessario ai tedeschi, il Lebensraum. Francia e Gran Bretagna dichiararono subito la propria garanzia per l’integrità di tutti i paesi europei che reputavano a rischi, tra cui la Polonia.

La Polonia e il 23 Agosto 1939.

La firma del Patto Ribbentrop-Molotov, con la presenza di Stalin e dei Ministri degli Esteri delle due potenze firmatarie: Vjačeslav Molotov per l’Unione Sovietica e Joachim von Ribbentrop per la Germania nazista.

Ritiratosi dal Patto di non aggressione tedesco-polacco, firmato da Germania e Polonia nel 1934, Hitler strinse un Patto di non aggressione con l’Unione Sovietica, anch’essa desiderosa di riprendere dei territori appartenenti al precedente impero zarista, come la Finlandia o la Bessarabia, regione storica che oggi si divide tra Moldavia e Ucraina.

Il 23 Agosto 1939 venne firmato dalle due potenze il Patto Ribbentrop-Molotov, con la promessa di un perseguimento della pace tra le due parti, ma con una clausola segreta che prevedeva la spartizione della Polonia in due zone d’influenza. La guerra era ormai inevitabile. La Germania invase da Ovest il 1 Settembre 1939, l’Unione Sovietica entrò da Est il 17 Settembre, arrestandosi lungo i fiumi Narew, Vistola e San.

Ad Ottobre la Polonia crollò sotto il controllo delle due potenze, la guerra in Europa era ormai iniziata. Il 3 Settembre 1939 Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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