A Urbino si aggirano uomini che registrano di nascosto le studentesse

di Gloria Pessina
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 8 Min.

Succede che molte studentesse dell’Università di Urbino – in particolare, coloro che abitano nelle residenze universitarie – stanno segnalando la presenza di uomini non ancora identificati che le osservano dalle finestre e le riprendono col cellulare

Cosa sta succedendo nelle residenze dell’Università di Urbino?

Parecchie sono state le segnalazioni lo scorso febbraio, ma la vicenda non sarebbe una novità. Le mura dell’Università Carlo Bo sarebbero infatti scenario di queste molestie da parecchi anni.

Una delle pagine Instagram seguite dagli studenti (uniurb_spotted), lo scorso 4 febbraio ha repostato un messaggio inviato da una studentessa.

Ieri sera [riferito ai primi giorni di febbraio n.d.r] intorno alle 21.30 c’era una persona fuori dalla mia finestra che mi riprendeva con il cellulare

Ero appena uscita dalla doccia e mi ero voltata […] per chiudere le tende accorgendomi di un cellulare appoggiato sul vetro della finestra. 

Non siamo riuscite a identificare la persona, ma abbiamo segnalato l’accaduto. 

La sua richiesta di avvertire chi abita ai collegi per «capire se è successo a qualcun altro/a» ha ottenuto parecchie risposte.

università di urbino
Uno dei commenti a seguito della segnalazione

Le testimonianze delle vittime

Abbiamo scritto ad alcune studentesse, raccogliendo qualche testimonianza di chi è stata osservata, seguita, ripresa con il cellulare. Di chi si è percepita parte in causa quando in realtà era solo vittima. 

Mantenendo il loro anonimato, vi mostriamo le testimonianze di due ragazze.

È successo in via Del Popolo, dove lo scorso anno avevo una stanza singola. Mi stavo facendo la doccia, ma mi ero dimenticata di chiudere le serrande. […] Mentre me ne sono resa conto […], ho visto nel balcone del palazzo di fronte un ragazzo che mi stava guardando e riprendendo con il cellulare.

Io e le mie coinquiline siamo andate a suonare al citofono e ci hanno risposto due ragazze che dicevano tra loro non ci fosse nessun maschio. Sicuramente lo stavano coprendo.

Io con le lacrime agli occhi ho detto loro di mettersi nei miei panni e che l’unica cosa che chiedevo era di cancellare qualsiasi cosa lui avesse ripreso o scattato.

Sono sicurissima sia avvenuto, ma queste ragazze mi hanno fatto passare da bugiarda e per tutti i giorni seguenti mi sono chiesta se fosse successo realmente o no.

Io so quello che ho visto e e che faccia ho visto. Da quel giorno ogni volta che ho le finestre aperte mi sento osservata.

Nel 2017 mi trovavo alle serpentine, [un collegio universitario n.d.r.]. Una mia coinquilina si è spaventata perché ha capito che un uomo la stava osservando mentre stava dormendo. Ci siamo affacciate alla finestra e abbiamo visto delle impronte nella neve, ma lui nel mentre era fuggito. 

Avevamo chiamato la portineria e un vigile, ma non lo avevano trovato. Ci era giunta voce che però erano a conoscenza di questi avvenimenti

Due anni dopo è risuccesso a un blocco [di residenze n.d.r] vicino al nostro. Nessuno ha mai fatto nulla.

Urbino
Collegio universitario Serpentine

La seconda ragazza ci ha confidato di aver sempre sospettato che almeno uno degli uomini in questione utilizzasse come via di fuga la strada dell’Aeo [che porta ad un negozio lontano dal centro di Urbino n.d.r]. Inoltre, come tanti altri, dubita che ad averla osservata fosse stato uno studente. «Nei collegi ci conoscevamo tutti e secondo me lui non era uno di noi», ci ha detto.

Secondo la descrizione di una sua amica, dovrebbe essere alto almeno 190 cm. L’informazione sarebbe in linea col fatto che le finestre delle abitazioni che si trovano al piano terra non sono poi così basse e quindi sarebbe un problema per un uomo di piccola statura osservare al loro interno.

Cosa possiamo fare per arginare il fenomeno?

urbino

Per garantire maggiore sicurezza, alcune ragazze avevano chiesto di installare delle telecamere, ma situazioni come questa giungono a conclusione solamente quando il problema viene risolto alla radice.

«Sono anni che viene segnalato questo individuo – ha scritto un’altra studentessa, citando vicende risalenti ad addirittura 6 anni fa – il direttore [dei collegi n.d.r] sa della sua presenza, ma non è mai stato trovato».

Noi, non avendo avuto modo di parlare con il direttore, non possiamo sapere se effettivamente ne sia a conoscenza. Ciò che però è certo è che la situazione non sia di recente scoperta.

Ma in che modo ci si può proteggere? Sicuramente segnalare e denunciare è importante. Il fenomeno può essere arginato solo se gli studenti forniscono continue informazioni alle forze dell’ordine.

Spesso si decide di non denunciare perchè si è convinti che farlo non risolverà le cose. Seppur l’atteggiamento sia comprensibile – inutile fingere -, è anche vero che per trovare i responsabili sia necessario un iter costituito anche da piccoli dettagli apparentemente poco utili.

Ci teniamo a ricordare che registrare video nelle case altrui senza essere autorizzati costituisce un’interferenza illecita nella vita privata ed è quindi reato, come è reato aiutare qualcuno a farlo o coprire il suo gesto. Se state coprendo un amico, ricordatevi che al posto delle vittime potreste esserci voi. L’omertà è una scelta e, come tale, comporta delle conseguenze.

Scritto da Gloria Pessina


Le foto presenti in questo articolo provengono da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se un’immagine pubblicata risulta essere protetta da copyright, il legittimo proprietario può contattare lo staff scrivendo all’indirizzo email riportato nella sezione “Contatti” del sito: l’immagine sarà rimossa o accompagnata dalla firma dell’autore.

Articoli Correlati