Sparatoria a Milano, morto il capo ultras dell’Inter

di Francesco Alessandro Balducci
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Nel tardo pomeriggio di quest’oggi, più precisamente attorno alle ore 19:45, nel quartiere Figino a Milano ha perso la vita Vittorio Boiocchi, capo ultras dell’Inter. Una sparatoria nei pressi di Via Fratelli Zanzottera è stata letale per il tifoso nerazzurro, pregiudicato e sorvegliato speciale, dopo aver trascorso 26 anni in carcere.

Ancora da confermare il numero preciso dei colpi inferti: si parla di un numero tra due e cinque. Boiocchi, stando alle ultime, sarebbe stato colpito da colpi di pistola nella zona tra il collo e il torace. Sul posto sono intervenute subito due ambulanze ed un elicottero del 118. Probabilmente avvisate dai residenti della zona, che affermano di aver sentito chiaramente i colpi di pistola. L’intervento del 118, però, non è stato sufficiente. Nel tragitto in elicottero verso l’Ospedale San Carlo di Milano, il tifoso interista 69enne ha perso la vita.

A distanza di circa un’ora dal fatto, la squadra dell’Inter sarebbe scesa in campo contro la Sampdoria, in una partita valevole per il campionato di Serie A. La notizia della morte di Boiocchi è iniziata a circolare sin dai minuti precedenti al fischio d’inizio. E ha trovato conferme quando la Curva Nord dello stadio San Siro, storico luogo di ritrovo dei tifosi nerazzurri, è stata prima privata di bandiere e striscioni. Poi si è lentamente svuotata.

Scritto da Francesco Alessandro Balducci


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