New York sta affondando sotto il peso dei suoi grattacieli

Il peso dell'essere umano sul futuro delle città

di Costanza Maugeri
3 Min.

“New York sta affondando sotto il peso dei grattacieli” è il titolo che avete letto ancor prima di aprire l’articolo. Vorrei dirvi che si tratta del nuovo film in uscita, ma ci troviamo tragicamente di fronte alla realtà.

Questa apocalittica verità è emersa da un nuovo studio geologico.

Lo studio di Tom Parsons e del suo team

New York

Il geologo Tom Parsons, dello United States Geological Survey, e i colleghi dell’Università della Rhoda Island hanno studiato il comportamento del terreno su cui sorge New York. Gli studiosi hanno calcolato la massa cumulativa degli oltre un milione di edifici newyorkesi pari circa a 764 miliardi di chilogrammi.

In un secondo momento hanno diviso la superficie della città in quadrati di 100 per 100 metri, convertendo la massa degli edifici in pressione verso il basso tenendo conto della forza di attrazione di gravità.

Cosa è emerso dallo studio?

New York

Il fenomeno che sta colpendo la Grande Mela, emerso dallo studio, è la subsidenza. Con questo termine si fa riferimento al graduale assestamento o affondamento della superficie terrestre, esso si verifica quando, come nel caso preso in esame, i carichi che spingono giù il terreno sono così pesanti da farlo crollare su se stesso.

Secondo quanto emerso dagli studi NY starebbe affondando a una velocità di 1-2 millimetri annui, in alcune zone della metropoli, però, la velocità sarebbe più elevata, paragonabile a quella che si registra quando i ghiacciai si sciolgono.

Parsons e i suoi colleghi hanno, inoltre, studiato come i terreni argillosi sono più facilmente a rischio di subsidenza perché “rimbalzano” dopo la costruzione di un edificio, ciò non accade ai terreni rocciosi, per natura più stabili.

ll punto del documento è quello di aumentare la consapevolezza che ogni grattacielo aggiuntivo costruito in ambienti costieri, fluviali o lungolago potrebbe contribuire al futuro rischio di inondazioni.

Tom Parsons

Il futuro di New York

Secondo quanto emerso dallo studio la Grande Mela, con questa velocità di urbanizzazione, potrebbe affondare entro il 2050. Alcune zone vengono spinte giù dal peso degli edifici e dall’estrazione di acque sotterranee ad una velocità di 11 centimetri annui.

Scritto da Costanza Maugeri


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Fonti: Scienze Notizie, New York Post

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