Lady Diana: la storia della Principessa di Galles.

di Emanuele Lo Giudice
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 13 Min.

Da Sadringham a Buckingham Palace, Lady Diana è rimasta negli anni un’icona della storia inglese. Principessa del Galles, nel 1997 venne considerata la donna più famosa del mondo. Nelle ultime ore il nome di Lady Diana è tornato in tendenza data la dipartita di Elisabetta II, con la quale Diana condivise le stanze di Buckingham Palace dopo il fidanzamento con Carlo.

Diana Spencer, Principessa di Galles

Personaggio di spicco nel Regno Unito e nel mondo intero, Lady Diana, o Lady D, ha rappresentato per molti un punto di riferimento e un esempio, soprattutto per l’elegante anticonformismo che ha connotato la sua vita nei corridoi di Buckingham Palace. Nelle ore di attesa per l’annuncio della BBC riguardante la morte di Elisabetta II, i social sono stati inondati non solo dal timore per la dipartita della sovrana, ma anche da foto e storie riguardanti Lady Diana, un capitolo chiave della storia della Corona britannica. Curioso il primo discorso di Carlo III, che ha lasciato diversi sudditi perplessi, non avendo considerato alcun richiama alla madre dell’erede al trono. Carlo III nel proprio discorso ha infatti menzionato solamente Camilla, regina consorte, che però non verrà mai nominata “regina madre” nel caso della morte di Carlo III, non essendo madre biologica del Duca di Cambridge.

Diana Frances Spencer, figlia del Visconte e della Viscontessa Althorp, ha scosso la spina dorsale della Famiglia Reale britannica, tanto da essere ricordata per l’atteggiamento anticonformista con il quale ha cercare di condurre la vita da Altezza Reale, almeno fino al divorzio da Carlo, figlio della Regina Elisabetta II e oggi re Carlo III.

La “Principessa triste“, impegnata in campo sociale e lontana dai protocolli di palazzo, madre dell’erede al trono William (Duca di Cambridge) ha vissuto una vita non sempre facile, connotata da una “solitudine desola“.

Dall’incontro con Carlo fino al “Matrimonio a tre”, Lady Diana rimane nella storia reale un capitolo importante. Scopriamolo insieme.

Da Sandrigham a Londra, infanzia e adolescenza di Diana Spencer.

Nata il 1° Luglio 1961 a Sandrigham, paese sito nella Contea di Norfolk, da una delle famiglie britanniche più antiche e importanti, le venne dato il nome di un’antenata Spencer, Diana Russell (Duchessa di Bedford) e anche quello della madre. Diana Frances crebbe nei pressi della residenza reale di Sandrigham, dove la famiglia era solita affittuaria, per poi spostarsi a Londra durante il divorzio dei genitori.

A sette anni seguì dunque la madre fuori città, per poi tornare sotto le veci del padre che ne vinse la custodia a discapito dell’ex moglie. Alla morte del nonno acquisì il titolo di Lady, ormai figlia del Conte Spencer (titolo acquisito dal Conte di Althorp), e venne educata nel Norfolk e nel Kent. Descritta come timida, amplierà le sue passioni nelle ore di studio, sviluppando un attaccamento alla musica e alla danza, oltre che allo sport. La passione per i bambini la spinse infine a trasferirsi a Londra dopo il ritorno dall’Institut Alpin Videmanette, in Svizzera, per lavorare come bambinaia e successivamente come assistente in un asilo nido.

Nel 1978 il ritorno a Londra la portò a convivere con tre amiche a Coleherne Court, quartiere elegante londinese, nell’appartamento che i genitori le avevano acquistato per il diciottesimo compleanno. Vi abitò fino al 1981, anno in cui abbandonò Coleherne Court per Buckingham Palace.

L’incontro con il Principe Carlo: tra il Requiem di Verdi e le battute di caccia.

Lady Diana incontrò l’allora Principe Carlo durante una battuta di caccia nel 1977, Carlo frequentava però la sorella di Diana, poiché già 29enne e sotto pressione in quanto necessario che convolasse a nozze. Alla rottura tra Sarah Spencer e Carlo, Diana venne invitata a Buckingham Palace per i festeggiamenti dei 30 anni dell’erede al trovo; con lei anche le sorelle.

Un successivo incontro nel 1980 avvicinò Diana a Carlo durante una festa, dove Diana consolò il Principe, ancora scosso dalla morte dello Zio, Lord Mountbatten, ucciso dall’IRA (Organizzazione paramilitare che si batteva per l’esclusione della presenza britannica in Irlanda del Nord e per l’unione di questa alla Repubblica d’Irlanda). Carlo la invitò successivamente alla Royal Albert Hall per assistere al Requiem di Verdi, dove venne accompagnata da Lady Fermoy, sua nonna e chaperon.

Successivi incontri portarono Diana a viversi Buckingham Palace sempre più da vicino, fino al 24 Febbraio 1981, giorno in cui il Palazzo annunciò il fidanzamento del Principe con Lady Diana, la quale si trasferì nelle stanze reali per imparare il Protocollo. Fu la Regina madre, nonna materna di Carlo, a impartirle le lezioni di comportamento. Pochi giorni dopo l’annuncio del fidanzamento, Diana mostrò la sua natura anticonformista, indossando un abito in chiffon nero alla Goldsmiths Hall di Londra. Quella sera l’incontro con Grace Kelly, Principessa consorte di Principato di Monaco, che la confortò per l’errore fatto.

Dal matrimonio ai figli, i primi anni della Principessa di Galles.

Sposatisi il 29 Luglio 1981, Carlo e Diana si trasferirono nella residenza reale di Kensington, dove pochi mesi dopo venne annunciata la prima gravidanza. Prima William Arthur Philip Louis (1982), poi Henry “Harry” Charles Albert David (1984), Diana si mostrò da subito affettuosa e premurosa, intransigente se si trattava dei figli, tanto da organizzare le sue apparizioni pubbliche e le sue visite in base alle necessità dei figli.

Tra doveri reali e viaggi ufficiali, Diana continuò ad acquistare sempre più consenso tra i sudditi, i quali approvarono diverse sue scelte anche quando queste venivano rigettate dalla Famiglia Reale. Un esempio il viaggio in Australia e Nuova Zelanda, dove Diana portò con sé il Principe William, ancora in fasce.

Nel 1985 andò oltreoceano negli Stati uniti, dove cenò alla Casa Bianca accanto a diverse personalità americane. Indossando il “Travolta Dress“, Lady Diana conquistò la folla ballando con John Travolta, da cui il nome del vestito. L’anno successivo i viaggi con Carlo la portarono in Giappone, Indonesia, Spagna e Canada.

Sono anni in cui risulta però un distaccamento sempre più grande dal Principe Carlo, il quale era da sempre rimasto legato a Camilla Shand, con la quale condivise momenti d’identità sin dal momento in cui si conobbero nel 1971. Nel frattempo la Principessa Diana sviluppò un forte interesse per i problemi sociali, dichiarando di voler accompagnare al suo ruolo da Principessa quello pubblico, impegnandosi socialmente. L’interesse che sviluppò la portò ad avvicinarsi ai civili in diversi momenti, storicamente riportati, che tuttora vengono ricordati come turning point sociali; la stretta di mano ad un malato di AIDS ne è un esempio, fotografia che contribuì ad abbattere il pensiero comune che potesse esserci una trasmissione al tatto della malattia.

La rottura con Carlo, gli amanti e le rivelazioni pubbliche.

Il matrimonio arrivò alla rottura negli anni novanta, iniziatosi ad incrinare già dal 1985, secondo le rivelazioni. Attraverso confidenze intime, venne reso pubblico l’interesse di Diana nei confronti del suo istruttore di equitazione e il ritorno di Carlo da Camilla, ormai Parker-Bowles a seguito del matrimonio del 1973. Tra il 1992 e 1993 vennero rese note conversazioni private dei due coniugi e gli scandali Squidgygate e Camillagate inondarono d’instabilità la Casa Reale, che dovette porre rimedio al terremoto mediatico in atto in quel momento.

Nel 1992 il Primo Ministro Major informò la Camera dei Comuni che i coniugi avevano concordato per la separazione. L’anno successivo, con la pubblicazione dell’intero Camillagate, Lady Diana annunciò il proprio ritiro dalla scena pubblica. Conscio dell’appoggio pubblico nei riguardi di Diana, Carlo rilasciò un’intervista in cui ammetteva il tradimento, sostenendo però che fosse iniziato solo una volta capito che il matrimonio con Diana stesse ormai naufragando; un tentaivo, quello di Carlo, di riconquistare parte del supporto popolare. Quella sera la Principessa di Galles si presentò ad un party di Vanity Fair con il famoso Revenge Dress, l’abito della vendetta. Nel 1995 Diana ammise il proprio interesse per James Hewitt, il suo istruttore d’equitazione e pronunciò la frase che tutt’oggi rimane popolare nel Regno Unito. “Eravamo in tre in questo matrimonio, un po’ troppo affollato”, rispose durante l’intervista, sperando di diventare la regina dei cuori delle persone, ma non considerando possibile il diventare la futura Regina consorte. Lo stesso anno Buckingham Palace pretese il divorzio, ufficializzato il 28 Agosto 1996; Diana mantenne il titolo di Principessa di Galles, rimanendo membro della Famiglia Reale in quanto madre di due eredi al trono, ma perse il titolo di Altezza Reale. Diana rimase a Kensington Palace fino al 1997, anno in cui si batté contro le mine antiuomo.

La galleria dell’Alma e il 31 Agosto 1997.

Coinvolta in una relazione con l’imprenditore egiziano Dodi Al-Fayed, Diana trascorse le ultime ore della sua vita a Parigi, alloggiando all’Hôtel Ritz. Il 31 Agosto, lasciando l’Hotel da un’uscita secondaria, Diana e Dodi seguirono la riva destra della Senna in direzione dell’appartamento privato di lui. Nell’inseguimento dei giornalisti, una volta preso il tunnel di Place de l’Alma, l’autista perse il controllo della vettura all’altezza del tredicesimo pilastro del tunnel, contro il quale impattò. Al-Fayed e l’autista morirono sul colpo, la guardia del corpo si salvò nonostante le ferite grazie alla cintura di sicurezza. Lady Diana venne estratta viva dalle lamiere e portata d’urgenza in ospedale, dove fu dichiarata morta alle 04:00 del mattino. La morte di Diana generò manifestazioni di dolore in tutto il mondo, tanto da far riversare per le strade di Londra migliaia di persone. Il funerale, inizialmente privato poiché non più Altezza Reale, venne reso invece pubblico data la reazione del popolo alla notizia della morte della Principessa. 3 milioni di persone inondarono le strade della capitale inglese il 6 Settembre, giorno del funerale. Davanti a Buckingham Palace la Famiglia Reale, vestita a lutto, aspettò il passaggio della bara; al passaggio la Regina Elisabetta chinò il capo, gesto che sorprese di non poco l’opinione pubblica.

Lady Diana e la Regina Elisabetta II, che rapporto?

Secondo il biografo reale Andrew Morton il rapporto tra Lady Diana e la Regina Elisabetta II subì una crescita positiva negli anni. Inizialmente la paura di Diana creava un distacco nei confronti della sovrana, che dalla sua parte considerava la Principessa di Galles troppo fragile per il ruolo che ricopriva. A seguito della morte di Grace Kelly, la sovrana si congratulò con Lady Diana per il contegno mantenuto durante le esequie. Da quel momento Lady Diana iniziò a richiedere improvvise udienze alla Regina, che vennero sempre accettate, soprattutto a seguitò dell’ormai avveratasi separazione da Carlo. Parrebbe dunque che ci fosse sintonia tra la sovrana e Diana, nonostante i primi momenti di insicurezza.

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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