Il mito di Thor, dio del fulmine (no, non siamo nell’MCU)

di Giorgia Lelii
6 Min.

Visto i miti e le storie di cui abbiamo parlato ultimamente si svolgono nella zona mediterranea, cambiamo aria e dirigiamoci verso una zona più fredda e settentrionale. Questa è la storia di Thor e, in particolare, della leggenda da cui hanno preso ispirazione i creatori Marvel.

Io sono Thor, figlio di Odino!

Thor (in norreno Þórr; lett. “Fulmine“) è figlio di Odino, padre degli dei, e di Jord, dea della terra. Appartiene alla stirpe degli Asi o Ansi, gli dei del cielo: vive nella loro dimora ad Asgard. Non è solo: sua moglie è Sif, protettrice delle messi e del grano. Il dio non perde il suo charm ed ha altre relazioni extra-coniugali. Ad esempio, quella con la gigantessa Járnsaxa, madre di Magni, il fratellastro di Þrúður e Móði avuti all’interno del matrimonio.

Thor

A livello iconografico, Thor viene sempre rappresentato con una corporatura robusta, capelli rossi e una barba fluente. Il suo mezzo è un carro trasportato da due capre magiche: per non morire di fame, il dio se ne cibava. A patto che le ossa e le pelli rimanessero intatte, le capre rinascevano la mattina seguente, pronte all’opera.

Mjollnir e Ragnarok

Le sue gesta narrano sempre della sua eterna lotta con Jotun, un gigante dalla forza sovrumana e in continua opposizione agli dei. Thor lo combatteva con la sua arma, il mitico martello Mjollnir, detto anche semplicemente il “Martello di Thor“. Una volta scagliato, l’oggetto sarebbe capace di tornare dal proprio proprietario indipendentemente dalla distanza e dagli ostacoli. Per sorreggere Mjollnir, aveva bisogno di due guanti di ferro, Jangreipr. Inoltre, indossava anche Megingjord, una cintura magica che raddoppiava la forza di chi lo indossava.

Nel corso di Ragnarok (la distruzione di Asgard), Thor ucciderà Miogarosormr, il serpente che avvolge la Terra. Il dio riuscirà ad uccidere la bestia, ma verrà ammorbato dal suo veleno: dopo nove passi, cadrà a terra morto, a simboleggiare l’eterna lotta tra bene e male.

La figura di questo dio è ancestrale, tanto che ha un paragone con alcune divinità di culture diverse da quella nordica: Taranis, Indra e Zeus. Successivamente, anche i Romani compirono questo parallelismo con Thor, associandolo a Giove. Infatti, il giovedì era giorno da dedicare al dio romano, corrispondente anche al Thursday (Thor’s Day, il giorno di Thor).

Il ruolo di Thor nella Marvel

Probabilmente, la nascita è l’unica cosa del mito di Thor che rimane uguale in Marvel.

E’ figlio di Odino e di Jord, ma cresciuto nella convinzione che sua madre fosse Frigga, sposa del padre. Dopo un’infanzia passata tra scorribande, fratelli e amori, Thor diviene il più forte dei combattenti di Asgard. Con il suo grande valore da guerriero, inizia a diventare anche egocentrico e vanitoso: ciò gli causerà l’esilio sulla Terra senza né memoria né poteri.

Sul nostro pianeta, il dio si incarna in un giovane esile e zoppo chiamato Donald Blake e diventa un brillante dottore. Pentitosi indirettamente, dunque, il padre restituisce a Thor i suoi poteri appena in tempo per proteggere l’umanità dai pericoli che la stanno minacciando. Così ha inizio una seconda vita segreta in cui, oltre a salvare le vite come medico, il supereroe è impegnato anche a difendere il mondo da pericoli come l’Uomo Assorbente, il Distruttore, l’Uomo Radioattivo e Mister Hyde.

La leggenda di Thor

Nell’MCU, l’attore che interpreta il dio è l’australiano Chris Hemsworth. Egli compare in: Thor (2011), Thor: The Dark World (2013), Thor: Ragnarok (2017), in Thor: Love and Thunder (2022) e in tutte le comparse del supereroe all’interno della saga degli Avengers (The AvengersAvengers: Age of UltronAvengers: Infinity War e Avengers: Endgame).

Sarà anche una divinità, ma per noi mortali rimarrà sempre un’inesauribile fonte di meme.

Scritto da Giorgia Lelii


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