Mabon, festa dell’equinozio d’autunno: tra paganesimo e mitologia

di Costanza Maugeri
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E’ giunto il momento di dire addio alla stagione estiva, tra il 21 e il 23 Settembre, infatti, cade l’equinozio di autunno.

Oggi, quindi, abbiamo deciso di parlarvi del Mabon, festività celtica che segna l’inizio dell’Autunno.

Il Mabon nel neopaganesimo

Ruota neopagana dell’anno

Il Mabon, nel neopaganesimo, è uno degli otto Sabbath della Ruota dell’Anno, ossia le otto festività che scandiscono l’anno: quattro maggiori e quattro minori.

Le quattro festività maggiori delimitano i cicli del raccolto:

  • Samhain: il Capodanno Celtico, celebrato il 31 ottobre;
  • Imbolc: la festa della luce, essa è festeggiata il 1° febbraio;
  • Beltane: il primo giorno d’estate, esso cade il 1° maggio;
  • Lughnasadh: La festa del raccolto, onorata il 1° agosto.

Le quattro feste minori, invece, coincidono con i due solstizi e i due equinozi:

  • Yule: Solstizio d’inverno (21 dicembre);
  • Ostara: Equinozio di Primavera (21 marzo);
  • Litha: Solstizio d’Estate (21 giugno);
  • Mabon: Equinozio d’Autunno (22-23 settembre).

Mabon: la divinità celtica

Tra le popolazioni celtiche la divinità che dà il nome a questa festività non possedeva un appellativo univoco. Il nome “Mabon” si è diffuso negli anni ’70 del ‘900, nella cultura neopagana, grazie al professore e scrittore wicca Aidan A. Kelly

La leggenda più celebre narra che Mabon, figlio della dea, Madre della fertilità, Modron, fu rapito a tre giorni dalla nascita.

Egli venne rinchiuso da un malvagio nell’Annwn, l’Oltretomba gallese.

La madre disperata andò alla ricerca del figlio, causando il deperimento della Natura e il conseguente ciclo delle stagioni. Il figlio venne, infine, liberato grazie all’aiuto di quattro animali: il corvo, il lupo, il cervo e il pesce.

Ognuno di questi animali contribuì in modo specifico alla liberazione del figlio della Dea. Il corvo volò in alto per reperire informazioni, il lupo trovò la prigione, il cervo la attraversò con le sue corna, e il pesce recuperò la chiave per sbloccare la cella in cui Mabon era segregato. A causa del soggiorno forzato nell’Oltretomba, Mabon rimase eternamente giovane.

Il significato della festività

La leggenda. appena narrata, simboleggia la ricerca della luce nei periodi bui.

Il termine “equinozio” fa riferimento a un periodo di introspezione, di bilancio. Esso è collegato, infatti, alle peculiarità del fenomeno astronomico stesso, giorno in cui le ore di luce e di buio sono esattamente uguali.

I celti, in questo periodo, celebravano il Secondo Raccolto (il primo coincide con Lughnasadh). In questo momento dell’anno ci viene chiesto di guardare alle nostre azioni. Se esse sono state produttive l’autunno ci ripagherà, ciò non avverrà in caso contrario.

E’ il periodo dell’oscurità, questo è innegabile, ma essa possiede, in potenza ,la rinascita della Primavera, giovane e meravigliosa come Mabon.

Vuoi celebrare Mabon? Ecco a te alcune idee

  • Organizzare una cena con gli amici e la famiglia, utilizzando, il più possibile frutta e verdura di stagione.
  • Andare a fare una passeggiata nel bel mezzo della Natura.
  • Profumare la casa con fragranze calde e autunnali
  • Piantare un semino e guardarlo crescere nell’attesa della Primavera

Di Costanza Maugeri


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Fonti: Astroevolution, Il giardino dei Libri

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