Fulmini: dove, quando, come e perché si formano

di Mirko Aufiero
5 Min.

Cosa sono i fulmini? Che differenza c’è tra fulmini e saette? Si può sopravvivere a un fulmine?

Cosa sono i fulmini

I fulmini sono scariche elettriche che si verificano nell’atmosfera a causa di differenze di carica. Essi si generano in particolare all’interno di nubi, ma non mancano esempi di fulmini all’interno di tempeste di sabbia, bufere di neve o in nuvole di polvere vulcanica.

La loro temperatura è estremamente elevata (si aggira intorno ai 28.000 °C), e ne esistono diversi tipi: vediamo come nascono.

Come si formano

Come nascono i fulmini

La formazione dei fulmini è dovuta all’attrito tra gocce d’acqua, chicchi di ghiaccio e altre particelle all’interno delle nubi, dovuto ai moti convettivi dell’aria.

Infatti, durante una tempesta, l’attrito aumenta la differenza di carica tra le nubi e il terreno, portando ad un accumulo di carica negativa nella parte inferiore delle nubi. Gli oggetti sul suolo diventano invece carichi positivamente e, a causa dei segni opposti delle cariche, si crea un campo elettrico.

Le cariche opposte presenti sulle nuvole (anche nella nuvola stessa) e sul suolo tenderanno allora a voler avvicinarsi, senza successo, a causa dell’aria che li separa. Può accadere però che le differenze di cariche crescano così tanto che l’aria non riesca più a isolare le cariche opposte; si crea così una scarica elettrica, il fulmine, per riequilibrare il campo magnetico.

Questa scarica in genere parte dalla nuvola per arrivare al suolo (leader), attirando a sé le cariche positive del terreno. In seguito, queste cariche positive creano una seconda scarica (streamer) che dal suolo va verso l’alto, fino a incontrare le cariche negative proveniente dalle nubi.

Nel momento di contatto fra le due cariche si crea allora il fulmine vero e proprio, con il tipico bagliore che siamo abituati a vedere. Esso può arrivare a temperature estreme (28.000 °C) e raggiungere centinaia di volt di potenza.

A causa del calore, l’aria si riscalda velocemente, aumenta la pressione, si espande e si propaga, creando quel rumore che siamo abituati a chiamare tuono.

Diversi tipi di fulmine

Come nascono i fulmini

Probabilmente non tutti sanno che i fulmini e saette non sono la stessa cosa. I fulmini sono le scariche che connettono le nuvole al suolo; le saette, al contrario, non toccano mai il suolo e rimangono all’interno delle nubi.

I fulmini a loro volta posso essere classificati secondo più criteri: in base a quali cariche si muovono, positive o negative, avremo fulmini postivi o negativi, e in base alla direzione di propagazione (dalle nuvole al suolo o dal suolo alle nuvole) avremo fulmini ascendenti o discendenti.

Essere colpiti da un fulmine

Come nascono i fulmini

Essere colpiti da un fulmine non è di certo un’esperienza gradevole; tuttavia, non sempre ciò risulta fatale (ricordate il caso di Roy Sullivan, colpito per ben sette volte?).

I danni che un fulmine può provocare possono essere sia diretti, se si viene colpiti direttamente dalla scarica, sia indiretti, se si viene colpiti dalla corrente di ritorno rimasta nel suolo.

Nei casi più gravi, quelli dovuti alla fulminazione diretta, il rischio di morire è abbastanza concreto. Infatti, la corrente potrebbe passare per il cuore e provocare un arresto cardiaco, mentre, se passa per i centri nervosi o respiratori potrebbe causare un arresto respiratorio.

Nei casi più lievi invece potremmo cavarcela con bruciature e paralisi più o meno gravi, amnesie e perdita di conoscenza.

Fonti: Istituto Superiore di Sanità, National Geographic, Geopop

Scritto da Mirko Aufiero


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