Ecco a voi la storia del Bidet!

di Costanza Maugeri
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

Oggi in questo articolo parleremo del bidet, si proprio lui, quello che ci manca tanto quando varchiamo i confini nazionali.

L’origine del termine

Il termine “bidet” deriva dall’antico francese e indica una razza di cavallino simile ad un pony, animale ormai estinto che accompagnava le dame e i loro figli nelle passeggiate.

Per analogia alla posizione “a cavalcioni” che si assume per lavarsi, passò ad indicare il bidet, così come oggi lo conosciamo.

La prima attestazione scritta

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Madame de Prie

Immaginate di essere René Louis de Voyeur de Paulmy, marchese de Argenson e ministro del monarca francese Luigi XV.

Un giorno venite ricevuti in udienza da una Madame, una certa de Prie, ella conversa amichevolmente con voi, mentre si lava le parti intime su un bidet (posso dire? Lei iconica).

Ad ogni modo la scena vi rimane così impressa nella mente da raccontarla nelle vostre Memorie. E’ andata proprio così più o meno ed è questa la prima attestazione scritta del bidet, nonostante ciò si creda che fosse già utilizzato nel Medioevo.

L’igiene intima

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Antico bidet

La funzione più ovvia del bidet è legata, senza ombra di dubbio, all’igiene intima.

In un periodo in cui solo l’élite nobiliare poteva permettersi il lusso di una vasca da bagno, la popolazione doveva accontentarsi delle acque naturali e il bidet aiutava a mantenere pulite le parti intime e spesso maleodoranti poiché non vi era la possibilità di lavarsi ogni giorno.

Il bidet come metodo contraccettivo

Ebbene si, permettemi di dire, che per fortuna la scienza è andata avanti.

L’uso originario dei bidet si lega ad un, seppur discutibile, metodo contraccettivo.

Nei bordelli le prostitute per prevenire una potenziale gravidanza e l’insorgenza di malattie sessualmente trasmissibili usavano dei contenitori simili ai bidet per lavarsi, dopo aver avuto rapporti sessuali con i loro clienti.

Nel corso del XVIII secolo si diffuse in Paesi come l’Italia e la Francia . Le nobildonne lo usavano per ridurre il rischio di una gravidanza, dopo aver avuto delle esperienze extraconiugali o per prevenire la trasmissione per via sessuale da parte dei loro mariti dopo le fugaci esperienze di quest’ultimi con altre donne.

Poi arrivò la doccia

Il successo del bidet durò poco più di due secoli, poi arrivò la sacra doccia che cambiò radicalmente il modo di percepire l’igiene personale. A metà dell’Ottocento le case iniziarono ad essere dotate di acqua corrente e il bidet fu relegato all’idea di una vita lussuriosa. La Chiesa, addirittura, ne proibì l’installazione perchè si diffuse l’idea che servisse per abortire.

Solo in Paesi europei come l’Italia e il Portogallo divenne obbligatorio l’utilizzo.

Il bidet rosso di Napoleone

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La notizia più strabiliante di questo articolo la troverete qui, in questo paragrafo.

Napoleone oltre al cavallo bianco, aveva anche un bidet rosso.

Di che colore è il bidet rosso di Napoleone?

Ad ogni modo egli lo utilizzava per alleviare il prurito alle natiche dopo aver cavalcato, lo amò così tanto da lasciarlo in eredità al figlio.

Scritto da Costanza Maugeri


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Fonti: Storica National Geographic, Wikipedia

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