I concetti di «centro» e «periferia» coinvolgono le aree di studio dell’urbanistica, ma anche delle scienze economico-sociali.
Inoltre, sono attualmente oggetto di analisi in sociologia, per i casi di feroce criminalità che si registrano con frequenza proprio lontani dal centro città.
La criminalita’ segnalata dai casi di cronaca espone una questione soiale.
Lo spazio e l’esplosione della criminalità: il discorso di Papa Francesco
Nell’enciclica Laudato Si’, dedicata alla cura della casa comune, Papa Francesco si domanda se nell’attuale sistema socio-economico si possa parlare di autentico sviluppo.
Autentico sviluppo significa miglioramento della qualità della vita.
Perché vi sia miglioramento della qualità della vita, dice Papa Francesco, occorre «analizzare lo spazio in cui si svolge l’esistenza delle persone».
Perché, continua il Santo Padre, è nella «nostra stanza, nella nostra casa, nel nostro luogo di lavoro e nel nostro quartiere [che] facciamo uso dell’ambiente per esprimere la nostra identità»
Per questo, in alcuni ambienti, «privi di armonia, ampiezza e possibilità d’integrazione», sorgono «comportamenti disumani e la manipolazione delle persone da parte di organizzazioni criminali».
Una questione urbana: cambiamenti radicali e sana nostalgia
Centri ben strutturati che hanno una propria riconoscibilità sociale si contrappongono all’incompiutezza e al disordine magmatico delle periferie lungo una faglia che segna una vera e propria frattura.
Una frattura che fa della periferia un «altro dalla città» (Rella) e che va ricomposta attraverso interventi di integrazione del tessuto urbano e sociale delle aree periferiche con il resto della città.
Il contrasto centro-periferia, non è solo contrasto fisico tra ciò che è (più) centrale e ciò che è (più) periferico, ma è soprattutto qualitativo.
Risposta pratica alla criminalità concentrata
La periferia è un problema globale che il processo di industrializzazione ha nel tempo sedimentato, provocando un fenomeno di allontanamento concreto e metaforico, dal punto di vista economico-sociale.
Il lavoro sul tessuto urbano deve partire dalle periferie, dai suoi vuoti, dai suoi disagi, valorizzandone i punti forti per costruire una citta’ policentrica.
Una città nella quale tutte le sue componenti interagiscano secondo relazioni di interdipendenza e di complementarità, non di gerarchia.
Scritto da Alessia Giurintano
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