30 marzo: Giornata Mondiale del Disturbo Bipolare

di Emanuele Fornito
4 Min.

Oggi, 30 marzo, ricorre la Giornata Mondiale del Disturbo Bipolare (World Bipolar Day in inglese), volta a sensibilizzare verso un disturbo tanto diffuso quanto messo in secondo piano e, spesso, confuso con altri disturbi psicopatologici.

Una data non casuale

Il WBD, dal 2014, ricorre ogni 30 marzo, data che coincide con il giorno di nascita del celeberrimo artista olandese Vincent Van Gogh, al quale, in maniera postuma, fu diagnosticato proprio il disturbo bipolare.

Sono numerose le organizzazioni che fanno testa a questa iniziativa, dalla World Psychiatric Association alla International Society for Bipolar Disorders.

autoritratto di Vincent Van Gogh, affetto da disturbo bipolare

Un disturbo “sottovalutato”

Se da una parte il disturbo bipolare colpisce tra l’1% e il 2% della popolazione italiana, rappresentando, secondo un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la dodicesima causa di disabilità da moderata a grave in tutto il mondo, dall’altra il disturbo bipolare risulta spesso non trattato o trattato male, in quanto confuso con disturbi più diffusi, quali la depressione o il disturbo schizofrenico. Ciò è dovuto anche al fatto che spesso questi disturbi caratterizzano il disturbo bipolare stesso, ed è per questo importante riconoscerlo e prevenirlo.

Come si riconosce il disturbo bipolare?

Il disturbo bipolare interessa importanti cambiamenti di stati d’animo, associato ad episodi di depressione, mania e fluttuazioni quasi incoerenti tra stati di massima euforia e stati profondamente depressivi. Le fluttuazioni dell’umore sono fenomeni normali, ed è per questo che risulta necessario non allarmarsi subito. Quando ci accorgiamo che, però, il nostro umore è spesso profondamente instabile, e seguito da sintomatologie maniacali, depressive o ipomaniacali, potremmo trovarci dinanzi ad un disturbo bipolare, rispettivamente di tipo I, tipo II o ciclotimico.

disturbo bipolare
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Come curarlo?

Trattare questo disturbo richiede una psicoterapia cucita sul singolo paziente, in quanto le risposte sono variabili da soggetto a soggetto. E’ importante, tuttavia, riuscire a comunicare la propria interiorità allo psicoterapeuta, il quale provvederà a costruire, attorno alle proprie necessità, una terapia efficace per affrontare il disturbo.


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