Ieri mattina il noto politico e imprenditore Silvio Berlusconi è morto. Ad annunciarlo sono stati i giornali di tutto il mondo. In questa sede non parleremo di ciò che è stato o di ciò che ha rappresentato per il nostro paese, ma invece di come i principali quotidiani italiani e internazionali hanno comunicato il suo decesso.
Analizziamo quindi le prime pagine di oggi, martedì 13 giugno 2023.
La chiara posizione politica di destra è rappresentata da Il Giornale, che titola «L’ultimo cavaliere».
Il Corriere della Sera, tra i primi a pubblicare la notizia della morte sul web, scrive «L’Italia senza Berlusconi».
Il Fatto Quotidiano invece, titola: «La Repubblica del banana», e parla di Berlusconi come “finanziatore della mafia”. Non solo, ieri sul web scrive «L’ultimo giudice».
«Era Silvio» impaginano Il Resto del Carlino e Leggo. «Ha vinto lui» per La Verità, «Asceso in Campo» su Il Manifesto, che aggiunge «Lutto nazionale per Silvio Berlusconi, già santificato».
Su Il Messagero la prima pagina di oggi è occupata dalla foto di un Silvio Berlusconi felice, accompagnata dalla scritta «Il Sogno italiano».
Memorabile anche il titolo de La Gazzetta dello Sport dove l’ex premier è definito come «L’uomo delle stelle», per i grandi successi ottenuti in ambito calcistico con il Milan e il Monza. «Santo subito – scrive il foglio, che si risponde in una vignetta – Mi pare il minimo».
«Il primo populista», definisce La Repubblica, «Ciao Cavaliere» scrive La Stampa con caloroso saluto. Libero Quotidiano, testata storicamente di destra scrive «Morto Silvio, Non se ne farà un altro».
Si parla invece di «Storia di un italiano» ne Il Dubbio, mentre di «Una storia italiana», su Domani, come su Il Secolo XIX. «Ora che destra sarà?», si chiede infine L’Unità.
Silvio Berlusconi, come ne parla la stampa estera dopo la sua morte
E la stampa estera invece? Beh, all’estero i titoli hanno raccontato sopratutto i retroscena di Silvio Berlusconi, specialmente se negativi. Il quotidiano nazionale francese Liberation parla della «messa in scena di Silvio», mentre il Guardian di un populista che ha aumentato la perdita di fiducia nell’élite politica. Il famosissimo Times invece rappresenta la famiglia di Berlusconi come una serie in cui si parla di eredità e di un mondo in cui non si guarda in faccia a nessuno.
[Fonti: SkyTg24, Rassegna Stampa Italiana & Estera, Giornalone]
Scritto da Daniele Schiappa
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