Siberia: scongelato un virus di 48. 500 anni fa. Rischiamo una nuova pandemia?

di Costanza Maugeri
3 Min.

Il team di scienziati dell’Università di Aix-Marseille, in Francia, ha scongelato un virus risalente a 48.500 anni fa dal fondo del lago Jacuzia nella Siberia orientale.
Gli scienziati hanno riferito che le dimensioni del virus, appartenente al gruppo dei Pandoravirus, sono “giganti” rispetto ai suoi diretti discendenti e ai virus a noi contemporanei (non abbastanza per essere studiato ad occhio nudo) e il suo patrimonio genetico è super esteso. Buona parte di esso è inoltre totalmente sconosciuto alla scienza contemporanea.

Vi starete chiedendo…

Rischiamo una nuova pandemia?

La risposta, fortunatamente, è no.
I ricercatori dell’università francese hanno dichiarato che il virus è totalmente innocuo, sia per l’uomo che per qualsiasi altro essere vivente ed è in grado di attaccare solo le amebe. Ciò non esclude che in un futuro possano risvegliarsi virus pericolosi per l’essere umano.

48.500 anni sono un record mondiale per un virus. Se gli antichi virus giganti rimangono infettivi dopo essere stati congelati per così tanto tempo, anche altri tipi di virus di mammiferi lo faranno“.

Jean-Michel Claverie, ricercatore

Dato da non escludere è quello della pericolosità dei virus che in buona parte dipende dalla crisi climatica.
Esatto avete letto bene, il problema vive nell’inasprimento repentino del cambiamento climatico.
Fin quando saranno gli stessi scienziati a far resuscitare i virus per studiarli, dunque in maniera controllata, non dovremmo preoccuparci.
La crisi climatica però, con l’innalzamento delle temperature e lo scioglimento del permafrost che ne conseguono, potrebbe far risvegliare in maniera incontrollata virus potenzialmente e altamente dannosi per noi, oltre che per la fauna e la flora.

Scritto da Costanza Maugeri


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