L’estate 2023 verrà ricordata – dal mondo dello spettacolo – come la stagione degli scioperi. Dopo mesi di trattativa finalmente la più grande delle industrie cinematografiche può ripartire con tutti gli ingranaggi al suo posto. Lo sciopero del SAG-Aftra è iniziato lo scorso luglio – unendosi al già forte coro di proteste degli sceneggiatori – arrivando al traguardo stoico di 118 giorni. Nella giornata di oggi, i set hollywoodiani, hanno ripreso a popolarsi di attori e attrici dello star system. Il sindacato Sag-Aftra ha raggiunto un accordo – ieri 8 novembre – gli Studios dichiarandosi soddisfatti dall’esito del patteggiamento.
Complice anche il tempo, infatti le lunghe trattative con i vari sindacati hanno bloccato le produzioni per oltre quattro mesi, rischiando di compromettere tutta la programmazione cinematografica del 2024, soprattutto quella estiva. La bozza che è stata accettata è una proposta d’accordo – secondo i produttori “l’offerta migliore e finale” – che verrà ratificata venerdì dal board nazionale dell’associazione.
Ma in quindi, cosa cambierà dopo questo sciopero?
Gli interpreti potranno da subito tornare sui set ed essere presenti alle promozioni dei loro film. L’accordo, non ancora pubblico, prevede un aumento del salario minimo del 7% (percentuale maggiore da quella ottenuta dagli sceneggiatori durante le trattative), ma non solo.
Il contratto che, così formulato muove oltre un miliardo di dollari, getta le basi per le tutele degli attori contro l’utilizzo del loro volto mediante l’intelligenza artificiale. Arriva anche un cambiamento strutturale sulle compensazioni dal passaggio delle loro pellicole sulle piattafrome streaming (streaming participation bonus).
Vi saranno inoltre degli incrementi nei contributi pensionistici e sulle tutele sanitarie. Secondo quanto riportato da Deadline le prime produzioni a ripartire saranno Il Gladiatore 2, Beetlejuice 2 – a cui mancavano solo due giorni di represa per concludere – Venom 3 e Deadpool 3.
Di Carola Antonucci.
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