Nata con oltre 100 tumori, guarisce grazie a trattamento sperimentale

di Elisa Quadrelli
3 Min.

Fin dai primi giorni dopo la nascita di Rachael Young, le si era già diagnosticata la miofibromatosi infantile, condizione per la quale si formano tumori benigni in tutto il corpo, dalla pelle alle ossa. Dopo venti mesi di vita ed estenuanti cure sperimentali, diciotto mesi di chemioterapia e lotta per la vita, i medici ne hanno annunciato la guarigione, con la scomparsa di tutti i tumori della piccola. Rachael si trova finalmente a casa sua, con i genitori ed il fratellino, tra la gioia e lo stupore generale.

Il caso

Si sarebbe detto che per Rachael Young non ci fossero speranze, in quanto dopo una normale gravidanza si è scoperto che quando era ancora nell’utero della madre, la bambina aveva sviluppato oltre 100 tumori in tutto il corpo. La diagnosi di miofibromatosi infantile nella sua forma più grave, con lo sviluppo di tumori fino nel cuore della piccola, era per i dottori un caso unico negli ultimi 40 anni, e non sapevano se sarebbero stati in grado di curarla.

Con sole due settimane di vita, Rachael è stata sottoposta ad una serie di intensi cicli di chemioterapia presso l’ospedale di Addenbrooke a Cambridge. I tumori erano tanti, alcuni grandi qualche centimetro, ma tutti benigni. Il fatto che non fossero quindi cancerogeni era positivo, ma il rischio per la vita della bambina rimaneva per via della quantità dei tumori, specialmente quelli nel cuore che rappresentavano motivo di infiammazione.

Uno scan mostra alcuni dei tumori negli organi di Rachael prima della guarigione

La guarigione

La chemioterapia è stata particolarmente dura: Rachael doveva essere nutrita attraverso un tubo e aveva parecchie infezioni a conseguenza del trattamento. La cura era per i medici un continuo salto nel buio, giorno dopo giorno, fino a che, a diciotto mesi dall’inizio della terapia i tumori sono scomparsi. È inoltre improbabile secondo i dottori che essi ricompaiano data la loro origine intrauterina e dato che non si sono ingranditi durante le cure.

Le perline di vetro accumulate da Rachael come premio per il coraggio dimostrato durante i cicli di chemioterapia sono quasi mille. Rachael ad ora rappresenta per i suoi genitori e per il mondo della medicina un messaggio di speranza e forza.

Rachael con le perline accumulate

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