Morto il cospirazionista che si è dato fuoco davanti al tribunale di New York: chi era?

di Fornito Emanuele
Pubblicato: Ultimo aggiornamento il 5 Min.

È di poche ore fa la notizia della morte di un uomo che, nella giornata di ieri, si è dato fuoco davanti al tribunale di New York nel quale è in corso, a porte chiuse, il processo penale che coinvolge l’ex presidente statunitense Donald Trump. L’uomo, cospartosi di liquido infiammabile, sarebbe un cospirazionista.

Trump: per cosa è accusato?

Quello in corso in questi giorni a New York è in realtà solo uno dei quattro processi che Donald Trump dovrà affrontare. Il probabile prossimo candidato alla Casa Bianca per il Partito Repubblicano, primo ex-presidente nella storia a ricevere un procedimento penale, è infatti accusato di aver trattenuto nella sua residenza in Florida dei documenti governativi e di aver cercato, in due casi, di influenzare e ribaltare i risultati delle elezioni presidenziali in Georgia nel 2020; e il tentativo di sovvertire il risultato delle presidenziali del 2020 dopo i fatti di Capitol Hill.

Tuttavia, ciò per cui è accusato Trump in queste ore riguarda una presunta falsificazione di documenti aziendali per nascondere il pagamento di 130mila dollari da parte dell’ex presidente – attraverso il suo ex-avvocato e faccendiere Michael Cohen – a Stephany Clifford, conosciuta come Stormy Daniels, ex attrice pornografica con la quale Trump avrebbe avuto un rapporto nel 2006.

L’attrice sarebbe stata pagata per mantenere il segreto su quanto avvenuto nel 2006 che – se trapelato – avrebbe potuto danneggiare la campagna presidenziale del 2016 a pochi giorni dal termine. I pagamenti segreti non sono illegali, ma Trump avrebbe cercato di far passare queste uscite come spese legali, in modo da nascondere il pagamento.

cospirazionista Trump
© Brendan McDermid-Pool/Getty Images (fonte)

Clifford, in passato, aveva più volte cercato di esporre sui media la sua relazione con l’imprenditore, ma soltanto nel 2015, con la scelta di concorrere alla Casa Bianca, Donald Trump avrebbe deciso di pagare 130mila dollari per evitare lo scandalo. In questi anni, tra dichiarazioni e ritrattazioni, è finito in carcere proprio Cohen che, nel 2018, si è auto-accusato di aver pagato la somma all’attrice per ordine di Trump, che lo avrebbe poi rimborsato attraverso i fondi elettorali, e occultando la spesa come semplice consulenza elettorale, cadendo dunque nell’illecito.

Chi era il cospirazionista?

A catturare l’attenzione dei media, tuttavia, è stato il 37enne Maxwell Azzarello, laureato all’Università della Carolina del Nord e alla Rutgers University. L’uomo, secondo fonti statunitensi, sarebbe stato il creatore di un sito in cui venivano divulgate idee cospirazioniste, come l’accusa al governo di una <<truffa totalitaria>> ai danni dei cittadini ed un imminente <<colpo di stato mondiale fascista apocalittico>>, oltre a definire le criptovalute come uno <<schema Ponzi planetario>>.

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© ANGELA WEISS/AFP via Getty Images (fonte)

La volontà di promuovere le sue idee ha portato l’uomo, residente in Florida, a cospargersi di liquido infiammabile e a darsi fuoco davanti al tribunale di New York, lanciando per le strade vicine piccoli opuscoli sui quali erano esposte le sue teorie. Tuttavia, Azzarello, trasportato prontamente in ospedale, non ce l’ha fatta a sopravvivere alle ustioni.


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