I cani possono parlare con gli umani? Forse sì 

di Mirko Aufiero
6 Min.

Poter parlare con i cani è un desiderio di tutti coloro che ne hanno posseduto uno: Christina Hunger, logopedista californiana, ha forse trovato la soluzione. 

Il caso di Stella 

Christina Hunger è una logopedista californiana che si occupa di aiutare i bambini piccoli con difficoltà nel parlare a sviluppare il linguaggio: osservando i suoi pazienti, ha notato che essi mostravano delle somiglianze col suo cane Stella

Hunger iniziò allora a riflettere sul modo di migliorare la comunicazione col suo cane, e arrivò alla conclusione che Stella avesse bisogno di un modo alternativo di comunicare. Decise allora di insegnare delle parole di base a Stella, ripetendole più volte al giorno, fino a quando il cane non ne avesse recepito il significato.

Stella con Christina Hunger

In seguito, decise di adattare alle esigenze del suo cane i suoi strumenti di lavoro: comprò diversi pulsanti di risposta registrabili (che permettono di registrare un suono e di riprodurlo una volta premuti), e associò una parola ad ogni pulsante.

Tutte le volte che Hunger voleva comunicare a Stella un comando, premeva un tasto che riproduceva la parola desirata, in modo da creare un collegamento tra la parola e il pulsante nella mente del cane.

«Ogni volta che uscivamo con Stella, prima di aprire la porta premevo il pulsante fuori”. Stella dopo alcune settimane ha mostrato di essere consapevole di quello che stava succedendo, quando gli chiedevo “fuori”, lei prima di uscire osservava il pulsante, mi guardava e abbaiava».

I progressi di Stella non sono stati immediati: ci sono voluti diversi mesi prima che iniziasse ad associare tasti e parole. Col tempo, però, ha imparato a premere lei stessa i tasti, fino ad arrivare a combinare brevi sequenze come “Christina guarda fuori usciamo”.

All’inizio i tasti erano pochi, limitati alle parole più comuni come “ciao”, “guarda”, mangia”, “fuori” e altre, ma nel corso di qualche anno, Stella è riuscita ad usare ben 50 tasti. 

Il linguaggio dei cani

Anche se i cani non sono in grado di usare il linguaggio e di elaborare pensieri come gli umani, sanno sfruttare altre forme di comunicazione tra cui le espressioni, le vocalizzazioni e la postura

Le espressioni sono una parte fondamentale della comunicazione di un cane, ed indicano il suo umore e le sue emozioni

Tramite lo sbadiglio esso è in grado di comunicare disagio e stress, mentre socchiudendo gli occhi ci comunica la sua sensazione di piacere. Quando invece drizza le orecchie sta esprimendo agitazione e allerta, mentre il ringhiare mostrando i denti e ritraendo le labbra mostra un atteggiamento minaccioso e di sfida. 

I cani, inoltre, sono in grado di emettere diversi suoni: dal guaito per la sottomissione o per il dolore, all’abbaio per richiamare l’attenzione, fino all’uggiolio per l’eccitamento, all’ululato per cercare un contatto sociale più complesso. 

L’altra forma di comunicazione dei cani è la loro postura: essa infatti varia in base al loro stato emotivo e alla gerarchia del branco. Rizzare il pelo del collo e della schiena, portando la coda in alto, comunica un atteggiamento di sfida, mentre mettersi a pancia in giù esprime la sottomissione

Una delle parti più importanti per l’espressività è la coda: scodinzolare esprime felicità, tenere la cosa fra le gambe sottomissione. Se la muove lentamente tenendola rigida potrebbe essere infastidito, mente le tiene fra le gambe potrebbe essere spaventato

Quanto ci capiscono i cani?

Come abbiamo visto, i cani pur non possedendo la parola, dispongono di altri strumenti comunicativi, e sono in grado di riconoscere le parole e la loro intonazione

Si stima che riescano a comprendere fino a 89 frasi e vocaboli (secondo alcuni studi anche 200): infatti, così come noi umani, per interpretare il significato delle parole usano l’emisfero sinistro del cervello. 

Essi sono in grado di imparare sia vocaboli concreti che astratti, e sembra che alcune razze siano più portate di altre per l’apprendimento di parole: quella più abile in assoluto è il border collie, che arriva fino a 1000 parole.

Scritto da Mirko Aufiero


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