Quando la realtà si confonde con il mondo virtuale, arriva il momento di chiederci dove si vive veramente
Se lo sarà chiesto anche Edoardo di Pietro, ragazzo toscano 25enne che Venerdì 1° luglio 2022 ha discusso la sua tesi di laurea in Comunicazione, Ict e Media presso il campo Enaudi di Torino.
Vi chiederete cosa c’è in questa notizia degno di nota, tanto da scriverci un articolo: Edoardo è il primo ragazzo italiano a laurearsi nel Metaverso.
Prima di approfondire la vicenda, però, compiamo un rapido salto temporale all’indietro al 28 Ottobre 2021, quando su tutte le più celebri testate giornalistiche appariva questo titolo: “L’impero Zuckerberg cambierà nome in Meta”.
Zuckerberg ha affermato di voler essere iniziatore di un’era nella quale la vita reale si mescola letteralmente con il virtuale, altamente partecipata e travolgente.
Vuole forse realizzare la fantascienza, creatura cinematografica dei più grandi registi americani?
In una galassia tridimensionale nella quale il nostro avatar viaggia tramite caschi e visori virtuali percependo una continuità fisica con il mondo reale, Edoardo si è laureato scegliendo un outfit sportivo per il suo avatar, felpa bianca e jeans tradendo il dress code delle occasioni ufficiali e aprendo, forse, la frontiera di una nuova libertà.
Collegandosi sulla piattaforma Spatial ha dato la possibilità ad amici e parenti in Toscana e alla sua fidanzata Caterina dal Giappone di assistere alla sua discussione di laurea: ‘Tra presente e futuro: l’impatto del Metaverso sulla società”, con la quale ha ottenuto una votazione di 109.
È con questa tesi che il laureato ha voluto innescare una riflessione profonda sul nostro presente e sul nostro futuro, riflessione che dovrebbe nascere in ognuno di noi.
Cosa ci aspetta?
Un mondo nel quale le sensazioni sulla pelle saranno sostituite totalmente da voci elettroniche e l’adrenalina da scene virtuali che mirano a farla nascere dentro di noi.
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