Giornalisti RAI in sciopero, 24 ore senza informazione

di Dudnic Radu
4 Min.

L’organizzazione “Reporter Without Borders” ha declassato il nostro Paese di 5 posizioni nel World Press Freedom Index 2024. Dietro ai retroscena interni, in concomitanza con questo evento, i giornalisti della Radiotelevisione italiana, RAI, optano per «astenersi totalmente da una giornata lavorativa, in segno di protesta contro le scelte del vertice aziendale».

E infatti, proprio oggi, 6 maggio 2024, i giornalisti della RAI hanno mandato un forte segnale, scioperando dalle 5:30 di questa mattina fino alle prime luci di martedì 7. Questo sciopero è stato organizzato dall’Unione sindacale giornalisti Rai (Usigrai). Dall’evento che vede sfavorire Antonio Scurati per tenere il discorso per il 25 aprile, ai retroscena legati alla morsa del Governo sulla libertà di stampa. L’atmosfera è tutt’altro che limpida da giorni.

Il comunicato dei giornalisti RAI

«Gentili telespettatori e telespettatrici, domani – 06/05/2024 – i giornalisti e le giornaliste della Rai, per la prima volta dopo molti anni, si asterranno totalmente dal lavoro per protestare contro le scelte del vertice aziendale».

É in questo modo che esordisce il comunicato firmato a nome dei giornalisti Rai, narrato da una voce umana fuoricampo. Si punta il dito contro la gestione aziendale da parte dei vertici RAI. Si parla di schierarsi ‘Contro le scelte del vertice aziendale che accorpa testate senza discuterne col sindacato, non sostituisce coloro che vanno in pensione e in maternità facendo ricadere i carichi di lavoro su chi resta, senza una selezione pubblica e senza stabilizzare i precari, taglia la retribuzione cancellando unilateralmente il premio di risultato’.

RAI in replica al comunicato ‘USIGRAI’

La Rai ha pubblicato un’ulteriore video in risposta alla denuncia sul lavoro giornalistico fatta dall’Usigrai.

«I giornalisti che lavorano nelle testate della Rai rappresentano una risorsa fondamentale nell’espletamento del lavoro di informazione e approfondimento che è alla base dell’esistenza del Serizio Pubblico».

Nel video, vengono negate le vicinanze legate al bavaglio sull’informazione. «Alcuna censura o bavaglio è stato messo sull’informazione e si invita l’Usigrai a cessare di promuovere fake news che generano danno d’immagine all’azienda». E ancora, continua il comunicato «L’azienda ha proceduto all’adeguamento del sistema premiante dei giornalisti a quello di tutti gli altri dipendenti».

L’attuale situazione economica non permette l’apertura di nuovi concorsi per assunzioni giornalistiche. Con un organico di oltre 2.000 unità, la RAI punta a valorizzare più che a sostituire. Attraverso processi di ottimizzazione e razionalizzazione, l’azienda investirà nella formazione e riqualificazione del proprio personale. Le misure approvate dal CDA RAI mirano a potenziare le risorse interne e garantire un’informazione di qualità.

Usigrai e Fnsi: «È in corso un attacco ai diritti costituzionali»

La protesta è stata accompagnata da una conferenza, con sede Stampa estera, dove sono intervenuti autori già legati a questa vicenda in precedenza. Hanno partecipato il presidente della Fnsi Vittorio di Trapani, il segretario dell’Usigrai Daniele Macheda, il conduttore di ‘ReportSigfrido Ranucci e la conduttrice di ‘Che sarà‘, Serena Bortone.

«C’è un clima mai visto», spiega il Presidente della FNSI, Vittorio Di Trapani. «Questo governo sta perseguendo un progetto di riscrittura della storia e della cultura del Paese» -ha continuato. L’Italia è passata in una zona più problematica della classifica sulla libertà d’informazione, come dimostrato dal rapporto di Rsf.

«Solidarietà e vicinanza ai colleghi del servizio pubblico» da parte del Comitato “Redazione di Repubblica“, dall’Associazione Lombarda dei Giornalisti. Inoltre, sono giunti messaggi di vicinanza anche da ‘Assostampa’ regionali e diversi Cdr di varie testate: dal Cdr del ‘Corriere della Sera‘, al ‘Comitato di redazione de La7’.

UNSPLASH | UOMO CHE LEGGE IL GIORNALE

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