Chi è Antonio Scurati, vincitore del premio Strega ’19

di Dudnic Radu
3 Min.

Il caso Rai vs Scurati

Lo scrittore campano, Antonio Scurati, balza agli onori della cronaca per il suo monologo sul 25 aprile cancellato dalla Rai, ma la sua fama va ben oltre questo episodio.

La Rai si trova invischiata in una questione spinosa per aver escluso, sabato scorso, Antonio Scurati dal programma “Che sarà”, impedendogli di tenere un discorso per il 25 aprile, festa Nazionale della Liberazione. Dietro la mossa, l’emittente si trincera dietro laconiche ragioni editoriali, ma l’atmosfera è tutt’altro che limpida.

‘Me lo ha regalato lo scrittore’, spiega Serena Bortone su un video andato virale. La conduttrice di Rai 3 ha aperto la puntata leggendo il monologo sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati, censurato dalla Rai che ha annullato il contratto per “motivi editoriali”. Un testo divenuto virale e condiviso anche dalla premier, Giorgia Meloni, sul suo profilo Facebook, con cui lo stesso Scurati ha avuto un dibattito.

Chi è lo scrittore Antonio Scurati?

Nato a Napoli nel 1969, Scurati è oggi un’affermato scrittore, giornalista e docente. Attualmente insegna Letterature Comparate e Scrittura Creativa presso l’Università IULM di Milano. È noto ad un pubblico internazionale per la sua prolifica attività letteraria, che spazia dai romanzi ai saggi. Cofondatore del festival letterario “Officina Italia” oggi Scurati è anche editorialista del Corriere della sera. Collabora frequentemente con diverse testate giornalistiche, tra cui La Repubblica e La Stampa.

Antonio Scurati censurato a Che sarà?

Vince anche il prestigioso premio strega, finalista per la seconda volta, nel 2019 con “M. il figlio del Secolo”. Definito dal New York Timesuna vera e propria lezione di antifascismo sotto forma di romanzo” lo scritto è ancora oggi in vetta alle classifiche, in corso la traduzione in quaranta paesi e diventerà una serie televisiva prodotta da Wildside e The Apartment.

Il monologo di Antonio Scurati

Il monologo di Scurati è intitolato “Il potere della parola”. Il testo affronta il tema del linguaggio ed esplora il rapporto tra parole, realtà e realtà storica. Le vicende legate alla prosa ripercorrono infatti alcune tappe storiche del fascismo. Dall’assassinio di Matteotti –primavera del 1924 – alle stragi nazifasciste – primavera del 1944 – con le Fosse Ardeatine e Marzabotto. Concomitanti ricorrenze luttuose che proclamano che il fascismo è stato, in tutta la sua storia, «un’irrimediabile fenomeno di violenza sistematica, politica, omicida e stragista». Arriva infine a questa primavera del 2024, e si rivolge direttamente agli “eredi al trono”.

Questo monologo accusa il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, di essere un “gruppo dirigente post-fascista” e di voler “riscrivere la storia”, oltre a non riconoscere la Resistenza e l’antifascismo. Con un’attenzione particolare alla situazione attuale in Italia e alle tendenze globali, i fantasmi della censura aleggiano nell’aria, e accusano partiti d’opposizione, sindacati e voci autoritarie. Scurati, figura polivalente e voce critica, ora teme per la propria incolumità.

La vicenda evidenzia non solo le tensioni politiche che attraversa la Rai ma anche il tema della “censura”, grave accusa di strumentalizzazione del servizio pubblico. Il dibattito sul ruolo degli intellettuali nei media pubblici è più che mai attuale.

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