Ci siamo: anche in Italia è arrivato l’Oppenheimer-day

di Emanuele Fornito
5 Min.

A circa un mese di distanza dall’uscita del nuovo attesissimo film di Christopher Nolan nelle sale di tutto il mondo, arriva oggi, anche in Italia, l’Oppenheimer-day.

Un film da record

Oltreoceano, il film in questione ha probabilmente superato le già alte aspettative: al di là delle opinioni sul film, per le quali vi invitiamo a seguirci in attesa, nei prossimi giorni, della nostra recensione, il film ha infranto due importanti record al botteghino. Oppenheimer, oltre ad aver incassato oltre 10 milioni di dollari al giorno per una settimana, è il film ambientato durante la seconda guerra mondiale ad aver fatto registrare i più alti incassi della storia del cinema.

Oppenheimer

Il fenomeno Barbenheimer

Oppenheimer, si può dire, è nato sotto una stella fortunata. Il film, grazie anche alla fama del regista, aveva già accresciuto grosse aspettative su di esso, ma è nelle settimane antecedenti all’uscita nelle sale statunitensi che il nuovo lungometraggio di Nolan ha subìto un vero e proprio exploit, grazie al fenomeno Barbenheimer. Per chi non lo sapesse, all’annuncio dell’uscita nelle sale in contemporanea di Barbie ed Oppenheimer, i social sono impazziti con meme ed eventi, facendo leva sulla differenza antitetica dei due film. Da qui è nata l’iniziativa (a cui ha aderito anche Quentin Tarantino) di andare al cinema per visionare consecutivamente l’apprezzato film di Greta Gerwig e Oppenheimer stesso. I dati riportati precedentemente parlano da soli: sia per Barbie che per Oppenheimer, si può dire che questa sia stata una delle mosse di marketing più vincenti della storia dell’industria cinematografica.

Oppenheimer

Il problema dell’affluenza in sala

Il successo di Oppenheimer va, almeno per ora, a scongiurare il pericolo sempre maggiore dello svuotamento delle sale, minacciate dalla crescente popolarità delle piattaforme streaming. Soprattutto a causa della pandemia, che ha stravolto per diversi mesi le abitudini di tutti, le sale cinematografiche hanno fatto fatica a ritornare ai numeri di qualche anno fa ma, stavolta, si può (forse) tirare un sospiro di sollievo. Che sia indicativo di una ripresa futura o meno, il successo del film di Nolan ha mandato un segnale molto positivo riguardo l’intera questione dell’affluenza in sala, che può soltanto rendere felici gli appassionati, come dichiarato, per esempio, dal leggendario regista Francis Ford Coppola.

Oppenheimer

L’uscita nelle sale italiane e la questione IMAX

Naturalmente, ci auguriamo che il successo registrato nel resto del mondo possa manifestarsi anche nelle sale italiane che, tuttavia, con l’arrivo di Oppenheimer si sono dimostrate impreparate. Christopher Nolan ha infatti scelto, per la realizzazione del suo ultimo film, il formato IMAX su pellicola 70mm a 15 perforazioni, in grado di restituire una risoluzione corrispondente ai 18k digitali. Questa qualità di immagine è ottenibile tuttavia solo in sale appositamente attrezzate per la proiezione in IMAX 70mm. Se negli Stati Uniti queste sale sono diffusissime, in Europa non si può dire altrettanto: sono solo 5 (una a Praga e quattro nel Regno Unito) le sale che permetteranno una visione ottimale di Oppenheimer, mentre il resto dei Paesi europei dovrà accontentarsi della proiezione in IMAX Digital. In Italia, tuttavia, il problema è esteso anche allo stesso IMAX Digital: se da una parte vi sono 3 sale che permettono la proiezione in 70mm (non IMAX), nel nostro Paese sono solo 6 le sale adattate a questa tecnologia.

Oppenheimer

Scritto da Emanuele Fornito


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Fonti: Collider, ilPost, Everyeye

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