Che Guevara, il medico guerrigliero

di Emanuele Lo Giudice
6 Min.

È una rivoluzione importante quella cui prende parte Che Guevara. Chi era Guevara? Qual era il suo pensiero?

“Bisogna pagare qualunque prezzo per il diritto di mantenere alta la nostra bandiera” sosteneva el Che, guardando alla rivoluzione armata come l’unica soluzione in mano ai popoli per liberarsi. Amico di Fidel Castro, Che Guevara partecipò alla rivoluzione che a Cuba rovesciò Fulgencio Batista, golpista del 1952.

Caro a Castro, Guevara è uno dei protagonisti principali della storia contemporanea mondiale e, soprattutto, dell’America Latina.

“All’inizio era Ernesto. Da argentino aveva l’abitudine di rivolgersi agli altri con la locuzione che, e così iniziammo a chiamarlo noi cubani”. Lo ricordava così Castro, che con la rivoluzione cubana prese il potere e lo mantenne per 49 anni.

El Che, la vita del guerrillero

Nato nel luglio del 1928 nella Provincia di Santa Fe (Argentina), da una famiglia medio borghese, Ernesto Guevara de la Serna crebbe in una famiglia colta, la quale caratterizzò profondamente la sua crescita. Guevara visse i primi anni della propria vita nella provincia di Misiones, al confine tra Brasile e Paraguay, salvo poi spostarsi ad Altagracia, nel centro nord del Paese. Altagracia era importante per la famiglia Guevara per il clima mite, necessario ad Ernesto a causa dell’asma da cui era afflitto sin dai primi anni di vita.

Avidamente affamato di letteratura, passione tramandatagli dalla famiglia, Ernesto crebbe con Neruda, Baudelaire e Verlaine, nonché con Freud, Marx ed Engles, i quali diventeranno figure chiavi della sua vita politica. Nel 1945 una crisi economica familiare lo spinse verso Buenos Aires, dove si iscrisse alla facoltà di medicina, ottenendo la laurea nel 1953.

È con il lavoro e i ripetuti viaggi che Guevara entra a contatto con la miseria umana e le condizioni precarie delle popolazioni latine, che accrescono in lui il rifiuto del capitalismo e il rigetto della società che da esso nasce. Laureatosi, il medico ventiseienne inizia a guardare con disprezzo l’imperialismo americano, reo di aver rovesciato il Presidente guatemalteco Arbenz, democraticamente eletto, in un’operazione segreta guidata dalla CIA. L’azione statunitense, riconfermata poi negli anni successivi in diverse altre repubbliche latinoamericane, ha consolidato in Guevara l’idea che solo il socialismo avrebbe salvato i paesi latini dalle tenaglie di Washington. La tigre nordamericana, infatti, mirava a preservare i propri interessi a discapito delle popolazioni del sud continente.

Che Guevara e Fidel Castro, l’incontro e la rivoluzione

Fu dopo il colpo di Stato in Guatemala che Guevara e Castro si incontrarono. I cubani che dovettero lasciare il Guatemala (tra cui Guevara) si rifugiarono in Messico, proprio dove avvenne il primo incontro dopo che Castro arrivò a Città del Messico.

Guevara aderì poco dopo al movimento rivoluzionario, il quale portò alla caduta a Cuba del dittatore Batista e strappò l’isola dall’orbita statunitense. Castro, al potere dal 1959, nominò Guevara Ministro dell’economia, ma quest’ultimo non credeva possibile, né riteneva giusto, rimanere fisso a Cuba. Era l’esportazione della rivoluzione il suo obiettivo finale e così tentò di fare. Congo e Bolivia vennero poco dopo, dove Guevara, el Che, si affiancò ai guerriglieri rivoluzionari fino al 1967, quando venne catturato e ucciso.

Fu alla certezza della notizia arrivata dalla Bolivia che Castro si rivolse alla nazione, proclamando il lutto per tre giorni. L’introvabile Guevara era morto a La Higuera, dopo aver pronunciato quelle che sembrano essere state le sue vere ultime parole: « addio figli miei, Aleida, Fidel fratello mio ».

Il pensiero di Che Guevara

Esportare gli ideali della rivoluzione altrove, questo era ciò a cui el Che puntava. La riforma agraria e l’abolizione del latifondismo, nonché la nazionalizzazione delle industrie, ne erano i concetti principali. Guevara partì infatti come diplomatico verso i paesi allora non allineati, con i quali vennero stretti rapporti commerciali. Così successe poi con i paesi socialisti, ideologia che Guevara credeva necessaria per eliminare i problemi dell’America Latina. Inviso agli Stati Uniti, reo di aver contributo a togliergli dalle mani Cuba e di averla fatta transitare verso il blocco sovietico, Guevara è ad oggi riconosciuto come uno dei personaggi chiave della seconda metà del ‘900. È sull’America Latina che si punta l’occhio nella politica estera statunitense, che, negli anni successivi alla rivoluzione cubana, tentò in ogni modo possibile di respingere la paura socialista dal continente.

La Cuba castrista da una parte, gli Stati Uniti dall’altra. La crisi missilistica sotto l’amministrazione Kennedy generò un allarme totale, mettendo a rischio l’intero sistema mondiale. Cuba era ormai persa, il resto del Sudamerica non ancora.

E venne il rovesciamento di Allende in Cile, la guerra sporca in Argentina e l’Uruguay

Scritto da Emanuele Lo Giudice


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