“Libri in Voce” è il nuovo progetto che permette la lettura ad alta voce dei libri. Grazie alla collaborazione tra Amazon e l’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Alexa diventa un prezioso supporto mentre Libri in Voce si fa portavoce di questa iniziativa.
Analizziamo da vicino Libri in Voce
La vera innovazione sta nel fatto che la “skill” Libri in Voce non ha bisogno di uno smartphone per poter essere usata tramite dispositivo Echo – la serie di apparecchi elettronici tra cui scegliere per usare Alexa. L’unica prerogativa è che sia dotato di schermo.
Un doveroso applauso ad Amazon che ha reso fruibile una tecnologia anche per chi, impossibilitato a vedere, può orientarsi anche su schermo che, di base, non ha riconoscimenti tattili. Solo negli ultimi anni, infatti, lo schermo di un normale smartphone o tablet è diventato fungibile anche per gli ipovedenti.
Come funziona? Sugli apparecchi Echo è presente una funzione che legge il monitor e per cambiare o attivare le impostazioni del dispositivo si ascolta quello che la voce legge e si interagisce con le proprie parole.
Libri in Voce mette a disposizione gratuitamente un archivio considerevole di titoli ed è utilizzabile solo per uso solidale. Possono accedervi solo le persone iscritte al Servizio Nazionale del Libro Parlato dove l’iscrizione è subordinata alla certificazione di non autosufficienza alla lettura del richiedente.
Come si utilizza la skill di Alexa?
Per usufruire dell’app e cercare un titolo basta pronunciare «Alexa apri un libro in voce» e si apre, nell’immediato, la possibilità di scegliere tramite titolo o tramite autore.
Una volta entrati nel libro che interessa, si può “sfogliare” chiedendo ad Alexa di mandare avanti – o eventualmente tornare indietro – la traccia di qualche minuto. Vi è la possibilità di mettere in pausa e di porre segnalibri tra le pagine o addirittura chiedere a che punto del libro si è arrivati.
Amazon promette ancora più sviluppo per Libri in Voce
Se il progetto vi sembrava già super così, Amazon stupisce tutti e promette ulteriore attenzione e sviluppo per la skill di Alexa. Si parla, infatti, di rendere questa tecnologia ancora più intelligente in riferimento alla nuova e sempre più rivoluzionaria Intelligenza Artificiale.
Ricollegandomi al discorso che Antonio Giuseppe Malafarina scrive su Invisibili – sezione del Corriere della Sera – bisogna però stare attenti quando si parla di tecnologia con intelligenza artificiale. Si parla di un’intelligenza che – per quanto possa sembrare sviluppata – è comunque agli arbori ed è estremamente facile sbagliare la “ricetta”.
È un periodo delicatissimo perché quello che metteremo in queste intelligenze, che stiamo creando noi oggi, definirà la vera intelligenza artificiale di domani. Un po’ come quando si è creata la vita umana e grazie a una felice combinazione di elementi giusti è emerso l’uomo. Che, naturalmente, si è poi sviluppato nel tempo. Se quegli elementi fossero stati, diciamo così, sbagliati avremmo avuto dell’altro. Forse migliore, probabilmente mostruoso. Forse non avremmo avuto niente.
Antonio Giuseppe Malafarina su Invisibili
Concludiamo affermando come sia un ottimo supporto che regala un ulteriore scorcio di inclusività, dimostrando come il piacere della lettura debba essere per tutti, andando a ridurre la disabilità.
Scritto da Carola Antonucci.
fonti: Invisibili – Corriere della Sera.
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