TikTok è davvero pericoloso?

di Sofia Ciatti
6 Min.

Cos’è TikTok?

TikTok è, da circa un triennio, uno dei social network più scaricati e popolari al mondo: la piattaforma conta un miliardo di utenti attivi a livello globale, soprattutto europei e americani.

L’azienda adotta il modello di business predominante nel suo settore: offre in modo gratuito ai propri users la possibilità di guardare e interagire con contenuti specifici (nel caso di TikTok, brevi video).

Tali contenuti vengono creati da altri utenti, raccogliendo in cambio enormi quantità di dati personali sensibili molto precisi, che TikTok utilizza per mostrare agli utenti stessi pubblicità mirate.

TikTok vietato ai dipendenti pubblici in Canada, USA ed Europa

Negli ultimi giorni USA, Canada e alcune istituzioni europee, tra cui la Commissione, hanno imposto ai loro dipendenti pubblici di rimuovere il social network cinese TikTok, installato nei propri cellulari di lavoro.

Questo divieto ha riacceso il dibattito intorno alla presenza di alcune app di aziende cinesi in Occidente.

Alcuni governi temono che, vista la poca limpidezza del sistema governativo cinese, queste app possano essere utilizzate per commettere abusi o attività di spionaggio, anche se al momento tali rischi sono perlopiù un’ipotesi.

La Commissione europea ha ordinato al proprio personale di cancellare il social da tutti i dispositivi usati per lavoro, in modo tale da “proteggere i dati della Commissione e aumentarne la sicurezza informatica”.

Il governo americano ha imposto a tutti i dipendenti delle agenzie federali statunitensi di eliminarla dai propri telefoni di lavoro entro un mese, commentandolo come “un passo fondamentale per la gestione del rischio che l’app rappresenta per i dati sensibili del governo”.

Le autorità canadesi hanno stabilito di far rimuovere l’app da tutti i dispositivi forniti dal governo e usati per lavoro perché TikTok rappresenterebbe “un livello di rischio inaccettabile per la privacy e la sicurezza”.

Dal canto suo, il social network TikTok, di proprietà dell’azienda cinese ByteDance, ha dichiarato di non essere stata in alcun modo messa al corrente o consultata dai governi interessati prima di prendere tale decisione.

TikTok

TikTok: l’ok di Australia e Regno Unito, il disaccordo dell’India

In India TikTok è vietato dal 2020, perché l’app, come altre decine di altre applicazioni cinesi risulta un “elemento ostile alla sicurezza nazionale e alla difesa dell’India”.

Altri Paesi, come Australia e Regno Unito, hanno deciso invece di non adottare alcuna misura per limitare TikTok sui dispositivi governativi, perché i loro esperti di cybersecurity la ritengono una misura non necessaria.

Le preoccupazioni occidentali

Negli ultimi anni i governi hanno esternato la loro preoccupazione nei confronti delle modalità di raccolta dei dati e di protezione della privacy degli utenti TikTok.

La motivazione riguarda il fatto che TikTok è l’unica piattaforma davvero diffusa in Occidente che appartiene a un’azienda cinese.

Dato che la Cina è percepita dagli USA, ma anche dall’UE, come un paese ostile, autoritario e poco affidabile, serpeggia la paura che TikTok possa spiare gli utenti per conto del governo cinese, promuovendo i propri interessi politici e intromettendosi negli affari interni di altri Paesi.

Si può capire facilmente che i sospetti dei governi occidentali intorno a TikTok sono più politici che tecnologici: nonostante TikTok sia un’azienda privata, il governo cinese ha svariati precedenti di ingerenze nelle attività delle società che reputa strategiche.

I timori nei confronti di TikTok si inseriscono all’interno di una più ampia preoccupazione per tutte le aziende, non solo social e tecnologiche, che hanno sede in Cina. 

TikTok

Il commento della BBC

Secondo la BBC, per ora la possibilità che la Cina usi TikTok a fini di spionaggio resta “un rischio solo teorico”.

C’è poi una preoccupazione occidentale che la BBC ha citato con insistenza in un recente articolo: la possibilità che il governo cinese manipoli l’algoritmo di TikTok per mostrare agli utenti occidentali specifici contenuti a fini di propaganda, facendo loro “il lavaggio del cervello.

Le reazioni di TikTok

Un portavoce di TikTok ha dichiarato che “è deludente vedere che enti e istituzioni governative stanno vietando TikTok sui dispositivi dei dipendenti senza discussioni né prove”.

Il portavoce del governo cinese negli USA Mao Ning ha invece accusato il governo americano di “aver allargato esageratamente il concetto di sicurezza nazionale e abusato del potere statale per reprimere aziende straniere”. “Quanto insicuri possono essere gli Stati Uniti, massima superpotenza mondiale, per temere a tal punto l’app preferita dai giovani?”, ha poi domandato in modo provocatorio il portavoce.

La Cina, ad oggi, vieta l’utilizzo a tutta la popolazione di tutte le piattaforme statunitensi, tra cui Facebook, Instagram, WhatsApp, Twitter, YouTube e Tinder, soprattutto per motivi di censura e controllo dell’informazione.

Scritto da Sofia Ciatti


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