Ricomincio da tre (1981) | recensione

di Emanuele Fornito
4 Min.

Trama

Gaetano decide di lasciare la sua città natale per visitare il mondo. Approda a Firenze, dove, attraverso varie conoscenze, viene in contatto con realtà nuove e variegate, tra cui l’amore.

Un esordio notevole

Esordio alla regìa di Massimo Troisi, il quale interpreta anche il protagonista, Ricomincio da tre risulta una commedia ricca e profonda, che si discosta dalla classica commedia di quegli anni, volta all’intrattenimento e al riso a tutti i costi come gli unici scopi. Quella di Troisi è, invece, una commedia sui generis che cerca di andare al di là del tono leggero con cui si propone, arrivando a raccontare le sfaccettature del mondo viste da un ragazzo semplice, a tratti ingenuo.

Ricomincio da tre

Il tema dell’amore

Ricomincio da tre può essere visto come l’inizio di quella che, nel corso della sua carriera registica, è stata la narrazione dell’amore visto con gli occhi di Troisi. Per il grande artista napoletano, l’amore è sofferenza, incertezza, incomunicabilità, con sprazzi di felicità ma sempre minacciati da un’incombente insoddisfazione: alla fine, però, l’amore nel film diventa accettazione dell’altro, proprio per il sentimento che, nonostante tutto, permane. Attraverso la storia d’amore di Gaetano e Marta, Troisi, grazie ad una scrittura minuziosa del personaggio che interpreta (che, per modi di fare e caratteristiche, ritorna nei vari film successivi, quasi a divenire una “maschera teatrale”), riesce ad esprimere tutto ciò in modo leggero, portando lo spettatore ad essere quasi incerto se ridere od empatizzare con quanto si sta visionando.

La riflessione sociale

Un tasto che durante la visione viene toccato diverse volte è quello della riflessione sociale. Massimo Troisi, infatti, pone il suo protagonista all’ostico giudizio delle persone del nord riguardo il suo viaggio: ogni volta che Gaetano espone la sua origine, viene etichettato puntualmente come “emigrante”, dovendo spiegare ogni volta che egli sia partito soltanto per viaggiare e conoscere il mondo. Ciò che traspare da questa narrazione è quasi un’incapacità per le persone di allora di credere un meridionale non emigrante, ma semplicemente viaggiatore. Troisi, ancora una volta col sorriso, mischia critica e riflessione su un nervo ancora, purtroppo, scoperto del nostro Paese.

Ricomincio da tre

In conclusione

Ricomincio da tre, vincitore di due David di Donatello al miglior film e al migliore attore protagonista, è una piacevolissima commedia ed un notevole esordio alla regìa per il geniale Massimo Troisi. Esso è un film che, oltre al sorriso, lascia una riflessione ben più profonda, quasi malinconica, con quella malinconia, mischiata alla commedia, tipica troisiana.

Scritto da Emanuele Fornito


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