L’infermiere killer (2022), quando i soldi contano più della vita

di Michele Ponticelli
3 Min.

Dopo il grande successo di The Good Nurse (Film ispirato alla storia di Charlie Cullen), la grande N torna a narrare la sua storia, questa volta però non in maniera romanzata. Lo fa infatti toccando con mano la crudeltà di quest’uomo, e quale migliore tipologia di narrazione se non quella documentaristica? Attraverso una narrazione di questo genere si riesce infatti a scavare realmente all’interno della mente delle personalità le cui gesta ci vengono raccontate: questo perché a differenza del film “narrativo” è assente la famosa quarta parete, rendendo il tutto realistico ed intimo. Uno degli aspetti di più grande rilievo del documentario è la narrazione degli eventi da parte dei testimoni delle azioni di Cullen: troviamo parenti di persone uccise dal prolifico killer del New Jersey, suoi colleghi o poliziotti che hanno contribuito alle indagini che sono terminate con il suo arresto nel 2003.
Per tutto il documentario inoltre sentiamo lo stesso Charlie parlare, in quanto sono state usate tracce audio originali: è come se lo stesso killer ci stesse raccontando la sua storia.

Frame tratto dal documentario L’infermiere killer (2022)

Capturing the killer nurse (nome originale del documentario) è una denuncia senza peli sulla lingua. Tratta la figura di un malato, un uomo completamente deviato e freddo. Ci sono delle scene struggenti come alcune di quelle del processo (dove Cullen scampò alla pena di morte solo per aver collaborato con le forze dell’ordine) che mostrano tutti i discorsi fatti dai parenti delle vittime del famoso serial-killer. Si crea un’atmosfera di disperazione e collera, toccando con mano la sofferenza che provavano le povere persone che hanno affrontato questo trauma.
Come precedentemente scritto questo film è una denuncia, ma non si limita solo a condannare la figura spietata di Charlie: va più a fondo, criticando un sistema, quello sanitario che forse è colpevole tanto quanto il killer del New Jersey. Un sistema vigliacco, codardo e ignorante che invece di aiutare le persone le aiuta a scavare la loro stessa fossa; quello raccontato è un sistema apatico che non ha compassione, come se si fosse trasformato esso stesso in un industria che per paura di non lucrare, e quindi non guadagnare, preferisce far morire persone innocenti. L’infermiere killer è un documentario che andrebbe visto da tutti, per osservare ancora una volta la spietatezza di un sistema che può raggiungere il sistema capitalista e le conseguenze che può portare.

Scritto da Michele Ponticelli


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